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Atam, trattativa saltata, si va verso 21 licenziamenti

 Tre giorni di trattative ma il punto d’incontro ancora non c’è. Il buon senso imporrebbe una smussatura degli spigoli: in palio c’è il futuro di 21 lavoratori e la salvezza dell’Atam dal rischio default. Sindacati e azienda seduti attorno allo stesso tavolo cercano la quadratura del cerchio, che però non arriva. Il traguardo da raggiungere è quello di arrivare ad una pianta organica snella, 290 unità lavorative. E bisogna arrivarci in fretta perché mercoledì è fissata l’udienza al Tribunale fallimentare. Ma le posizioni restano ancora distanti. L’Azienda deve rispettare il piano di risanamento presentato in Procura, intende adempiere agli impegni assunti in Tribunale, impegni che consentiranno ad Atam di camminare sulle proprie gambe, di avere un futuro solido. Giorni di febbrile trattativa si stanno vivendo in Azienda dove i tempi sono scanditi dagli incontri, in cui le sigle sindacali cercano di trovare la soluzione affinché nessuno rimanga senza stipendio e senza lavoro. Fino a notte si è discusso anche ieri ma il punto d’incontro non è arrivato e se non devesse maturare entro lunedì si dovrà per forza di cose procedere ai licenziamenti. Un passaggio che si è cercato di scongiurare ma al momento senza successo. Per ridurre la pianta organica l’Azienda pare abbia pensato innanzi tutto ad accompagnare al traguardo della pensione i dipendenti più vicini per età anagrafica e anzianità di servizio. Ma questa operazione non basta per raggiungere l’obiettivo così si stanno passando al vaglio tutti gli strumenti utili capaci (il contratto di solidarietà a percentuali basse) di traghettare l’Azienda verso porti sicuri. L’istanza di fallimento avanzata dalla Procura non lascia molte alternative. Il percorso di risanamento imposto dalla Procura è passato da diversi step, che hanno fatto emergere il grado di credibilità del management aziendale. Tutte le “caselle” stanno andando al loro posto. Ieri mattina l’amministratore unico dell’Azienda, Antonino Gatto è stato a Catanzaro per verificare l’iter della transazione, la bozza dell’atto è quasi pronta, c’è solo da limare qualche dettaglio. E anche al Comune si sta lavorando per ultimare la documentazione rispetto al conferimento degli immobili con cui l’Ente proprietario dell’Azienda provvede alla ricapitalizzazione di un capitale che era stato eroso nel corso degli anni dai ritardi degli enti locali e da scelte che si sono rivelate fallimentari per l’Azienda di trasporto pubblico. Le perizie delle strutture del Botteghelle e via Foro Boario sono quasi ultimate. Adesso serve un ultimo sforzo per evitare i licenziamenti e salvare l’Azienda.

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