Sono da poco trascorse la 20 quando sull’utenza di emergenza 112 perviene una richiesta di intervento da parte di P.A., 45enne imprenditore del luogo ma da anni residente al nord. L’uomo è da poco rientrato nella sua villa in località Tigani, non lontano Saline. Una volta dentro apre la porta di casa e mentre sta per accedere alla sala da pranzo, nota 3 persone, di cui una armata di pistola che indossa un passamontagna, intente a mettere tutto a soqquadro. È spaventatissimo ma riesce a mantenere il sangue freddo. Prima che i malviventi riescano ad accorgersi della sua presenza, richiude la porta e si nasconde in giardino da dove da subito l’allarme alla Centrale Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo.
Nel giro di pochissimi minuti, i militari hanno già circondato la villa. Uno dei tre malviventi, quello armato di pistola, si è allontanato dalla villa, molto verosimilmente per mettere al sicuro un primo carico di refurtiva e soprattutto il server all’interno del quale erano registrate le immagini dell’impianto di video sorveglianza. È in questo istante che i Carabinieri arrivano e che l’uomo, probabilmente accortosi della presenza dei militari, decide di darsela a gambe levate ma non fa in tempo ad avvisare gli altri due complici rimasti nel frattempo a fare razzia all’ultimo piano della villa.
I due, stando anche alle dichiarazioni della vittima, potrebbero essere ancora armati.
Non c’è un attimo da perdere. I militari decidono di intervenire. Vengono fatti allontanare tutti i civili dal luogo. Dentro la villa, oltre ad aver neutralizzato l’impianto di allarme e quello di video sorveglianza, i malviventi hanno fatto saltare anche la corrente elettrica.
Dopo aver “bonificato” il primo piano dell’immobile, i Carabinieri salgono al secondo piano. I due si sono rifugiati dentro una stanza da letto chiudendosi al suo interno. Provano a forzare gli infissi della finestra. A questo punto i Carabinieri fanno irruzione sfondando la porta della stanza da letto.
Non appena aperta la porta i due, di nazionalità albanese, sentendosi ormai in trappola, si avventano con inaudita ferocia sui militari, ponendo in essere un disperato tentativo di fuga. Ne nasce una violenta colluttazione ma alla fine i due vengono bloccati e ammanettati.
Con loro avevano già circa mille euro in contanti e numerosi preziosi sottratti dalla villa.
I due giovani arrestati sono:
KURTI Derild, nato a Tirana (AL) classe 91, senza fissa dimora, nullafacente;
PERSHPALAJ Valter, nato a Berishe E Vogel Puke (AL) classe 88, senza fissa dimora, nullafacente.
Attivamente ricercato rimane il 3° complice che avrebbe svolto il ruolo di basista e che gli inquirenti non escludono possa essere del luogo.
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