Dietro il fermo di Giovanni Maria “Il Principe” De Stefano ci sono le dichiarazioni del “pentito” Enrico De Rosa. Un collaboratore di giustizia anomalo che non rientra negli schemi classici dei collaboratori con cui finora hanno lavorato i magistrati della Dda reggina. De Rosa sta aiutando i pm antimafia Ferracane, Lombardo e Musolino ad aprire nuovi orizzonti nella lotta alla ’ndrangheta. De Rosa non è un killer pentito, De Rosa racconta la ’ndrangheta dei colletti bianchi, quella imprenditoriale. E per questo c’è una parte di Reggio che trema. Fino a ieri la cosiddetta “zona grigia” si riteneva al sicuro da qualsiasi inchiesta, adesso dopo che De Rosa sta vuotando il sacco qualche timore in più ce l’ha.
L'approfondimento nell'edizione della Gazzetta del Sud in edicola