La società che aveva annunciato la chiusura dopo le minacce ricevute dalla dirigenza, malgrado le dimissioni del presidente Ferdinando Armeni, è affidata al sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in attesa di trovare nuovi imprenditori. "Lo Sporting per il momento non chiude - ha detto Armeni - ma dall'11 gennaio sarà necessario trovare altri soci"
"Abbiamo rassegnato le dimissioni, io e gli altri componenti del precedente assetto - ha detto ancora Armeni - ma lasciamo una società con i conti in ordine. Non abbiamo alcun debito e anche gli accordi economici con le giocatrici e l'allenatore sono stati saldati entro il 31 dicembre scorso". Per venerdì 8 gennaio, dopo l'incontro di fine anno con il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, è stata convocata l'assemblea della società che dovrà approvare il rendiconto, dare l'ok all'entrata di nuovi soci ed eleggere i nuovi organi statutari. "Le condizioni dovute alla mancanza della necessaria serenità che mi hanno portato a lasciare - ha aggiunto l'ormai ex presidente - rimangono tutte. La speranza è che in questa fase di transizione, grazie alla disponibilità del sindaco Calabrese, possano affacciarsi nuove figure imprenditoriali disposte a rilevare la società". Armeni, a cui è stata anche assegnata una tutela, ha deciso di gettare la spugna dopo una serie di minacce contenute in alcuni bigliettini fatti recapitare a lui e ad altri dirigenti con i quali si "invitavano" i vertici dello Sporting Locri a chiudere le attività agonistiche