Il primo testo tenuto a “bagnomaria” per diversi mesi, poi esaminato da due commissioni del Senato ma mai approdato in aula e quindi non approvato. Il secondo testo riapprovato quasi in fotocopia dalla nuova amministrazione regionale di Oliverio inviato a Palazzo Madama a fine settembre non risulta neppure inserito in agenda. Stiamo parlando della Zona Economica Speciale del porto di Gioia Tauro. Sono passati quasi 3 anni dalla prima richiesta del Consiglio regionale della Calabria al Parlamento. Stesso Governo nazionale, cambio di colore in quello regionale ma nulla è cambiato. Nessuno ha intenzione di avviare l’esame del provvedimento per l’area dello scalo calabrese. A conti fatti quel dossier consegnato dal governatore Mario Oliverio a Renzi in occasione della visita del premier a Reggio Calabria nel novembre del 2014 è ormai sepolto sotto le poveri se è vero che le uniche misure del governo in un anno sono state quelle contenute nella Legge di Stabilità 2016 e inserite dopo la protesta dei portuali a fine ottobre del 2015.
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