Nel corso di un’operazione anticrimine e per il controllo del territorio nelle campagne poste a nord-est dell’abitato di Rosarno, in contrada “Zimbario” i carabinieri hanno scoperto un bunker ricavato sotto il pavimento della cucina di una casa colonica.
I militari della Compagnia di Gioia Tauro e dello squadrone “Cacciatori di Calabria” di Vibo Valentia, guidati dal capitano Francesco Cinnirella, hanno localizzato il nascondiglio nella costruzione rurale posta in un agrumeto di proprietà di Rocco Bellocco, 63 anni, esponente di spicco dell’omonima famiglia di Rosarno che ha ramificazioni in Nord Italia e all’estero.
Rocco Bellocco, arrestato nel 2012 dopo lunga latitanza, è attualmente detenuto in un carcere di massima sicurezza per scontare una pena di quattordici anni di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso; e secondo i carabinieri, il nascondiglio era stato realizzato per consentirgli di trovare subito un rifugio, quando lo stesso era ricercato, nell’eventualità di improvvise visite delle forze dell’ordine.
L’accesso allo stesso era ricavato attraverso un pannello scorrevole di sessanta centimetri per sessanta, sistemato sul pavimento e occultato da un armadio, azionato elettricamente.