Nei casi più gravi sono stati assunti provvedimenti che hanno comportato il temporaneo allontanamento dalla Calabria dei minori ed il loro inserimento in case-famiglia appartenenti ad associazioni qualificate, quali Libera, per fornire agli sfortunati ragazzi delle 'ndrine adeguate tutele per una regolare crescita psico-fisica". Così la presidente facente funzioni della Corte d'appello di Reggio Calabria Fiorenza Freni - che ha inaugurato l'anno giudiziario visto che il nuovo presidente Luciano Gerardis è stato nominato dal Csm solo alcuni giorni fa - ha ricordato i provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria reggina di allontanamento dalle famiglie di minori figli di 'ndranghetisti. Dopo avere ricordato che nel Distretto sono aumentate del 19,4% le iscrizioni dei procedimenti a carico dei minorenni coinvolti in operazioni di criminalità organizzata e mafiosa, Fiorenza Freni ha sostenuto che "l'esperienza ha evidenziato che bisogna censurare i modelli educativi deteriori mafiosi nei casi in cui sia messo a repentaglio il corretto sviluppo psico-fisico dei figli minori. Non si vuole recidere il legame affettivo, ma dare un'opportunità ai figli che i genitori non hanno avuto: crescere in ambienti privi di condizionamenti, che non generano violenza e morte, e avere la possibilità di scegliere liberamente e consapevolmente il proprio futuro". (A.A.).