Lido, il Comune ritenta. Entro il 15 febbraio deposito del nuovo progetto e poi al via la nuova gara per la realizzazione della struttura. Questo quanto è stato deciso dall'amministrazione comunale per far ripartire al più presto l'iter fermo oramai da diversi mesi per l'opera importantissima di riqualificazione dell'immobile oggetto di un finanziamento per oltre due milioni di euro. Un'odissea infinita quella della riqualificazione del Lido con diversi veti posti dal ministero dei Beni Culturali sul vincolo storico e artistico e con contenziosi a perdere. Sembrava la fine di un incubo la sentenza del Tar del giugno 2015 che aveva dato ragione al Comune contro il parere della Soprintendenza che imponeva il vincolo storico sulle cabine, impedendo di fatto la demolizione di parte della struttura a Sud e che prescriveva che «le previste nuove cabine potranno essere collocate sul sedime delle capanne Lido zona nord».
Neanche il tempo di esultare per lo sblocco di un'opera, la cui aggiudicazione definitiva risale addirittura al 2013, che sempre a giugno 2015 (quindi mentre era in corso il giudizio davanti al Tar) la direzione regionale per i Beni Culturali, dopo l’input del soprintendente Margherita Eichberg, aveva stabilito che «il complesso architettonico denominato “Lido Comunale”, sito nel Comune di Reggio Calabria, è dichiarato di interesse particolarmente importante e viene quindi sottoposto a tutte le disposizioni di tutela».
Alla fine, dopo un lungo tira e molla si è arrivati alla decisione di annullare la gara con conseguente revoca dell’aggiudicazione definitiva alla ditta che si era classificata prima per l’impossibilità di procedere a realizzare l’opera in contrasto con quanto previsto dalla Soprintendenza. L’amministrazione ha deciso di non procedere con lo scorrimento della graduatoria e la ditta Siclari (che si era classificata al terzo posto nel bando di gara) ha già annunciato la proposizione del ricorso al Tar.
Adesso si cerca di correre ai ripari. È stato nominato un gruppo di lavoro composto da dipendenti comunali che dovrà redigere il nuovo progetto definitivo ed esecutivo. Fanno parte i tecnici: Giovanni Festa, Alfonso Cappuccio, Pasquale Vazzana, Pasquale Cordiano, Adriana Taglieri e Daniela Neri. Il progetto dovrà essere consegnato al Comune entro il 15 febbraio (un mese dall’affidamento dell’incarico). La decisione è stata inviata alla Regione. Adesso il dubbio è il seguente: quando riprenderanno i lavori? Una data ancora non c’è perché bisognerà ripubblicare il bando di gara. In ogni caso il tempo perso è enorme con un finanziamento che a lungo è vacillato. L’anno scorso, proprio a febbraio, il primo cittadino Falcomatà annunciava: «Riteniamo illogico il ragionamento della Soprintendenza. Non si capisce bene il senso di un intervento mutilato, quando noi invece vogliamo un’opera che restituisca decoro e vista a mare ad uno dei luoghi più amati dai reggini, per troppo tempo abbandonato a se stesso» e poi ancora: «Abbiamo trovato una situazione penosa di abbandono e degrado. Un pugno nello stomaco rispetto alla tradizione del Lido». Problema nel problema: i progetti Pisu non valgono da qui all’eternità. Hanno una scadenza. Infatti volevamo correre...». La corsa è stata a ostacoli e ancora non è finita...