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Stangate le cosche di Rosarno, inflitti 217 anni di carcere

Stangate le cosche di Rosarno, inflitti 217 anni di carcere

La cosca “Bellocco”, una delle anime mafiose delle città di Rosarno e San Ferdinando, sommersa da oltre due secoli di galera. La sentenza della Corte d’Appello di Reggio ha sostanzialmente ricalcato il severissimo verdetto di primo grado (emesso dal Gup di Reggio trattandosi del filone processuale celebrato con il rito abbreviato). Le assoluzioni salgono a sei (Luigi Amante già assolto in primo grado), una manciata di lievi riduzioni di pene, e 27 condanne per complessivamente 217 anni di galera.

Queste nel dettaglio le decisioni dei giudici d’Appello: Michelangelo Belcastro, 6 anni di reclusione; Antonio Bellocco (classe 1980), 8 anni; Antonio Bellocco (classe 1988), 10 anni e 2 mesi+6.600 euro di multa; Berto Bellocco, 10 anni+1.600; Carmelo Bellocco (classe 1956), 10 anni e 4 mesi; Carmelo Bellocco (classe 1987), 6 anni e 8 mesi; Domenico Bellocco (classe 1977), 11 anni; Domenico Bellocco (classe 1980), 3 anni e 4 mesi; Domenico Bellocco (1981), 13 anni e 4 mesi+2.000 euro; Emanuela Bellocco, 6 anni; Francesco Bellocco, 3 anni e 4 mesi; Maria Angela Bellocco, 7 anni e 4 mesi; Michele Bellocco, 16 anni; Umberto Bellocco (classe 1983), 12 anni; Umberto Bellocco (classe 1991), 4 anni; Aneta Brewczynska, 3 anni; Giuseppe Cotroneo, 4 anni; Francesco D'Agostino, assolto; Vincenzo D'Agostino, assolto; Francesco Elia, 7 anni e 4 mesi; Bartolo Angelo Ligato, 6 anni+1.600 euro; Carlo Antonio Longo, 10 anni; Pasqualino Malvaso, 6 anni; Francesco Mercuri, 9 anni; Francesco Nocera, 10 anni; Maria Serafina Nocera, assolto; Domenico Oliveri, 10 anni; Rocco Panetta, 8 anni; Luigi Piromalli, 8 anni+2.000 euro; Raffaele Rullo, 8 anni; Giuseppe Spasaro, assolto; Luigi Timpani, assolto; Francesco Zungri, assolto.

Il processo “Tramonto” (altre 10 persone sono a giudizio con il rito ordinario davanti al Tribunale di Palmi) è la sintesi delle conclusioni investigative di tre indagini parallele condotte dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, “Tramonto”, “Blue Call” e “Vento del nord”. Tre distinte operazioni che hanno svelato gli affari della famiglia mafiosa Bellocco che dalla roccaforte Rosarno era risuscita ad espandersi al Nord Italia, realizzando affari e cumulando montagne di denaro sull'asse Calabria-Lombardia-Emilia Romagna.

Proprio con l’operazione “Blue Call” i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, in sinergia con l'Arma di Milano, hanno accertato come accanto ai tradizionali ambiti criminali obiettivo della cosca Bellocco vi fosse anche l’acquisizione di una società del settore dei call center. Utilizzando il volto pulito di alcuni prestanome di fiducia, ma operando con il “modus operandi” tradizionale delle ’ndrine della Piana. Affari al nord italia, ma soprattutto l’immancabile scelta strategica di imporre il controllo del territorio asfissiante per l’imprenditoria locale.

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