Vertice convocato d'urgenza questo pomeriggio dal Prefetto di Reggio Calabria Caludio Sammartino per fare il punto sulle situazioni di criticità del territorio provinciale investito in pieno dal ciclone "Zissi" e che ha causato una vittima, Rocco Montorro, un agricoltore di 51 anni di Candidoni, nella Piana di Gioia Tauro, rimasto schiacciato da un albero di eucalipto di grandi dimensioni precipitato, verosomilmente a causa del forte vento, sull'automobile chestava guidando.
All’incontro di questo pomeriggio hanno partecipato rappresentanti dei Vigili del Fuoco, delle forze dell'ordine, dell’Anas, dell’Enel, della Polizia Stradale e del Comune di Reggio Calabria. Il bilancio del passaggio del ciclone con raffiche di vento che hanno anche raggiunt i 110 chilometri orari, si presenta già quanto mai pesante, soprattutto la fascia tirrenica e nel capoluogo. Il vento, infatti, ha divelto in diverse zone numerosi alberi, cartelloni pubblicitari, segnaletica verticale stradale, spezzato rami e causato danneggiamenti alle linee elettriche. Nel corso della riunione è stato disposto il costante monitoraggio della viabilità da parte degli enti proprietari e delle forze dell'ordine per gli eventuali, necessari interventi.La Prefettura reso noto che sono operative squadre dei Vigili del Fuoco, ulteriormente rinforzate con altre unità. Interventi vengono effettuati da Enel per il ripristino delle linee elettriche aeree danneggiate dalle forti raffiche di vento.
Intanto la comunità di Candidon e di Laureana di Borrello, dove l'agricoltore abitava, si sono strette attorno alla moglie ed ai due figli della vittima. Il fatto si è verificato nella tarda mattinata di oggi lungo una strada interpoderale nel territorio di Candidoni. Nulla da fare per le squadre di pronto intervento dei vigili del fuoco: l'agricoltore, infatti, è morto sul colpo. Secondo quanto emerso dalla prima ricostruzione, sembra che la vittima stesse facendo rientro a casa dopo avere trascorso la mattinata in campagna per lavorare. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro.
In genere l'intera area della Piana è stata particolarmente colpita: a Gioia Tauro si contano numerosi gli alberi sradicati, lamiere e rami trasportati per centinaia di metri, tetti scoperchiati, calcinacci caduti dai cornicioni e, un intero muro di recinzione di un opificio crollato nella zona alle spalle della chiesa di San Gaetano Catanoso. Danni anche a San Ferdinando dove, nella zona Rimessa, una grande tettoia di lamiere coibentate è stata letteralmente divelta dal vento impetuoso e trascinata in piazza Martiri della Libertà, in prossimità dell’Ufficio Postale.
Evidenti le "ferite" provocate dalle violente raffiche di vento a Reggio. In diversi punti della città strade interrotte per la presenza di grossi rami di alberi divelti. In tarda mattinata il sindaco Giuseppe Falcomatà con un provvedimento urgente ha chiuso al traffico l'intero lungomare (dove da giorni un breve tratto era stato già interdetto per la presenza di una palma pericolosamente inclinata e provvisoriamente messa in sicurezza con un sistema di funi) oltre alla Villa comunale. Disagi particolari anche nella zona sud della città, a Fiumarella, oltre che per alberi abbattuti anche per il cedimento di un cavo elettrico finito sul selciato.
Le forti raffiche di vento, infine, hanno provocato problemi in fase di atterraggio al volo Milano-Reggio delle 12,15. Il velivolo dopo aver praticamente toccato terra al "Tito Minniti" ha ripreso quota restando a sorvolare la città per una trentina di minuti concludendo la manovra di approdo solo intorno alle 12,50. Per i passeggeri panico ma nessun problema particoare.
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