L’associazione Ulyssess deve lasciare l’ex albergo Miramare. Dopo la scadenza dei tre mesi di affidamento e l’intenzione del Comune di scorrere la graduatoria per affidare il sito alle altre associazioni che hanno chiesto di poter sfruttare la location è arrivata la sentenza dei giudici amministrativi che hanno dato ragione al Comune e respinto il ricorso di Officine Miramare che dovrà lasciare il grande hotel e pagare allo stesso Comune 2000 euro di spese legali.
Le spiegazioni del Tribunale Amministrativo reggino sono chiare, come si legge in una nota del Comune: «Il ricorso da parte dell’associazione che fino ad oggi ha occupato il Miramare, ben oltre la scadenza dei 90 giorni di assegnazione, è inammissibile ed infondato. Inammissibile poichè è stata impugnata una lettera e non un atto, infondato perché l’Amministrazione comunale, proprietaria del bene, ha diritto a riacquisirlo alla disponibilità patrimoniale una volta scaduta l’assegnazione a terzi. Il giudice, inoltre, ha stabilito che le spese legali saranno a carico dell’associazione».
Dopo l’emissione della sentenza, l’assessore alle Attività Produttive Mattia Neto, ha dichiarato: «Stiamo lavorando nella legalità e nella trasparenza. Questa sentenza conferma che l’Amministrazione che ha sempre operato nel rispetto delle regole con l’obiettivo di rendere fruibile la struttura in un contesto di legalità e tutela dei diritti dei partecipanti al bando e soprattutto dei cittadini. È finita l’epoca in cui le assegnazioni temporanee diventano definitive; è finita l’epoca delle rendite di posizione. È mortificante che qualcuno, riguardo un bene così importante per la città e che questa Amministrazione ha sottratto al piano di dismissione patrimoniale, abbia potuto pensare di appropriarsene in barba a leggi e regolamenti. Adesso procederemo sulla strada della riapertura complessiva del Grande Hotel Miramare, valorizzando l’immobile per lo sviluppo della città in chiave turistica».
Le associazioni avevano contestato l’intenzione del Comune di procedere a scorrere la graduatoria e avevano proseguito nel programmare gli eventi anche in forza di un decreto urgente emesso sempre dal Tar ad aprile. La vicenda è particolarmente significativa non solo dal punto di vista amministrativo ma anche politico perché in Officine Miramare c’è anche Marisa Cagliostro che era candidata a sostegno del sindaco Falcomatà. In ogni caso si attendono novità sull’ex albergo. Nelle scorse settimane, infatti, è stata licenziata la nuova delibera della giunta municipale con la quale è stato fornito un atto di indirizzo al dirigente per procedere quanto prima alla pubblicazione del bando di gestione vero e proprio per l'albero destinato alla ricezione turistica. Nei prossimi mesi arriveranno novità sul tema vista la ferma intenzione della maggioranza di ridare alla struttura la sua normale destinazione che è appunto quella alberghiera. Intanto si deve ora decidere che cosa fare con Officine Miramare che deve decidere se ricorrere o meno al Consiglio di Stato.(a.n.)
Caricamento commenti
Commenta la notizia