La Guardia di finanza di Reggio Calabria ha sequestrato, su disposizione della Procura della Repubblica di Locri, il nuovo depuratore di Brancaleone. Quindici persone, dirigenti del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, vertici amministrativi del Comune di Brancaleone, rappresentanti della ditte appaltatrici e sub appaltatrice dei lavori, responsabili dell'Area Tecnica dei comuni interessati alle indagini e tutti i tecnici impegnati alla realizzazione ed al collaudo tecnico-funzionale dell'opera, sono indagate per reati che vanno dall'abuso d'ufficio alla falsità ideologica e alla truffa ai danni dello Stato. L'opera, costata oltre 3,5 milioni di euro, e con un contenzioso in atto presso il Tribunale Civile di Catanzaro di oltre 11,5 milioni di euro, non è mai entrata in funzione e attualmente si trova in totale stato di abbandono preda di ruberie ed atti vandalici. I finanzieri hanno anche eseguito diverse perquisizioni e acquisito documenti.
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