Tempi di primi bilanci per il nuovo museo nazionale. Palazzo Piacentini, interamente allestito e aperto al pubblico dallo scorso 30 aprile, sembra avere ingranato la marcia giusta. Quasi 50 mila visitatori hanno deciso di ammirare le bellezze del museo (non solo i Bronzi di Riace ma anche i tantissimi reperti e le mostre temporanee) dal giorno dell’inaugurazione dei quattro piani fino al 30 giugno.
A maggio sono stati poco più di trentamila, a giugno qualcosa in più di 19.000. Questo è un numero complessivo. Non sono stati divisi ancora tra accessi gratuiti, a pagamento e quelli ridotti. In ogni caso si tratta di numeri significativi che fanno ben presagire per il futuro del museo. Nello stesso periodo bimestrale del 2015 i visitatori erano stati circa 32 mila: (22 mila a maggio e 10.000 a giugno). Un bel salto in avanti quindi. E la cosa che potrebbe iniettare maggiore ottimismo per il futuro è anche che in base ai dati diffusi dal ministero per i Beni e le attività culturali nel 2015 il polo reggino ha registrato in tutto 164.076 presenze e introiti per 351.453 euro con un solo piano aperto e i “Bronzi” in solitudine. Di fatto il polo artistico cittadino nel 2015 ha coperto ben oltre la metà dei visitatori dei luoghi d’arte della Calabria che in tutto sono stati 357.212.
Facendo un paragone si può azzardare che in due mesi sono stati effettuati poco meno di un terzo di accessi registrati l’anno scorso. C’è da capire, però, l’andamento dei prossimi mesi anche per capire se questi dati si riferiscono alla novità dell’apertura o se effettivamente il museo ha definitivamente preso il decollo. Intanto non si può che festeggiare e guardare al futuro con ottimismo. Il direttore del museo Carmelo Malacrino commenta così i dati: «Sono particolarmente soddisfatto per il numero dei visitatori registrati in questi primi due mesi di apertura totale dei piani del Museo ma soprattutto sono soddisfatto dell’apprezzamento ricevuto per i locali e per i reperti. Tutti rimangono sorpresi e incantati dalla bellezza del museo e questo ci fa ben sperare per il futuro». Tiene i piedi per terra Malacrino: «Dobbiamo risolvere le eventuali criticità e rendere il museo ancora più accogliente e accessibile».
In questo contesto c’è da dire che il polo soffre di una grave carenza di organico ma i servizi vengono garantiti nella misura massima possibile: «Sì è vero – aggiunge il direttore – abbiamo carenze e anche per questo vorrei ringraziare il personale che ogni giorno si adopera al massimo per rendere il museo sempre al top».
Intanto per domani è prevista la visita della storica associazione “Amici del Museo”. Il direttivo si è complimentato con lui per l’impegno posto nell’opera di rilancio del Museo reggino, oggi completato in tutte le sue sale e quindi in grado di assolvere pienamente al compito di primo attrattore culturale e turistico della città.
Il direttivo ha infine chiesto al direttore di prendere una iniziativa altamente qualificata, con la quale informare l’opinione pubblica reggina sullo scenario che le scoperte archeologiche dei mesi scorsi nella Piazza Giuseppe Garibaldi consentono di disegnare. Il prof. Malacrino ha assicurato che quanto prima si terrà una conferenza di presentazione dei risultati fin oggi ottenuti.
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