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Il quartiere Marinella
piange Francesco Tripodi

Il quartiere Marinella piange Francesco Tripodi

La Marinella di Bagnara Calabra piange Francesco Tripodi. Sembrava una giornata che doveva svolgersi come tutte le altre, nel quartiere dei pescatori del comune reggino, ma la notizia dell’incidente mortale che ha colpito la famiglia Tripodi, ha gettato nello sgomento non solo il quartiere di Marinella ma l’intera cittadinanza.

Francesco Tripodi di 54 anni, conosciuto da tutti con il nomignolo di “u ruggiato” alle prime luci dell’alba dava inizio, come sono abituati a fare i pescatori della zona, alla sua giornata lavorativa, che consisteva anche nel recarsi nella vicina Sicilia per acquistare dei prodotti ittici.

Un duro lavoro che Francesco praticava da sempre, dato che apparteneva ad una numerosa famiglia di pescatori, con grande dedizione e mai lamentandosi dei sacrifici che doveva affrontare per il lavoro che svolgeva. Un onesto lavoratore.

Una notizia che ha lasciato nella disperazione i familiari di Francesco ed in particolare i figli e la moglie. Quest’ultima come solitamente accade nelle famiglie dei pescatori di Marinella aiutava il marito nella sua attività.

«Un uomo mite, un grande lavoratore e dedito alla famiglia, un grande esempio per la nuova generazione», amano ricordarlo gli amici nel quartiere di Marinella, dove lui vabitava.

Francesco Tripodi, apparteneva ad una numerosa famiglia di pescatori dove il mestiere si tramandava da padre in figlio e dove i sacrifici rientravano nella vita e nel quotidiano di ogni componente della famiglia. Il mare, le imbarcazioni, il pescato, erano il cuore pulsante di questa grande rete di parentela.

Ma non è stato il mare a strapparlo alla vita, quelle acque che spesso Francesco ha solcato oltre le coste calabresi. La sua vita si è spenta oltre lo Stretto in una sciagura che ha distrutto anche un’altra vita.

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