Non gli è stato dato ancora un nome ma è il terzogenito di una giovane coppia di colore che vive a Riace. È nato nella notte mentre l’equipe socio sanitaria della postazione del 118 di viale magna Grecia di Marina di Caulonia, allertata telefonicamente, stava trasferendo la giovane gestante dalla cittadina dell’”accoglienza” all’ospedale di Locri. Lungo il viaggio la donna, già sofferente per le doglie, a un certo punto rivolgendosi ha urlato: «Bambino, bambino», e al medico Giuseppe Prestia e all’infermiere Renato Tirotta – mentre l’autista Silvio Daniele proseguiva la sua corsa verso il nosocomio locrese – non è rimasto altro da fare che aiutare la puerpera a completare il parto. Il cordone ombelicale è stato poi reciso all’arrivo in ospedale dove erano stati già informati i sanitari di turno.
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