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Sogas, la Regione unico ente adempiente

Sogas, la Regione unico ente adempiente

La Regione si presenta con delibere approvate, decreti firmati e capitoli di spesa indicati, la Provincia rassicura che c’è una variazione di bilancio adottata dal presidente, il Comune s’impegna a far passare dal Consiglio la scelta di avviare il percorso di ricapitalizzazione. I soci della Sogas hanno espresso le loro posizioni nel corso di un’assemblea tesa, sofferta, rinviata più volte. Basteranno questi elementi al Tribunale fallimentare, davanti a cui si discuterà martedì la seconda udienza del procedimento avanzato su istanza della Procura?

Il presidente del Consiglio di amministrazione della società, il prefetto Domenico Bagnato era stato chiaro alla vigilia del determinante incontro. «Se i soci non dovessero determinarsi per la ricapitalizzazione, l’ipotesi dell’adesione all’istanza di fallimento sarebbe quella più adeguata». Quindi alla luce della situazione la corsa al salvataggio da parte degli enti soci potrebbe non avere un buon esito. Si avvicina la fine della società che l’Enac ha revocato attraverso la decadenza? Il socio di maggioranza la Provincia attraverso un atto del presidente che si aggancia alla delibera adottata dal Consiglio provinciale con l’approvazione del bilancio, ha garantito che s’impegna al versamento di 1,2 milioni di euro. Il Comune, che dovrebbe versare 400mila euro, dopo una riunione di Giunta convocata nel pomeriggio qualche ora prima dell’assemblea, ha adottato una delibera con cui demanda al Consiglio la possibilità di attivare il percorso di ricapitalizzazione. Percorso che si annuncia non celere rispetto alla tempistica incalzante delle scadenze della società, che al momento può fare affidamento in maniera certa solo sui 900mila euro della Regione come emerge dai documenti che il capogruppo del Pd in consiglio, Seby Romeo arrivato da Catanzaro ha consegnato all’assemblea. Un impegno che il presidente Oliverio ha annunciato, fornendo una risposta concreta alla polemica rispetto alla disparità di trattamento tra i vari scali aeroportuali della Regione. Ma bisogna invertire la rotta e su questo il governatore è deciso.

«Il sistema aeroportuale calabrese costituisce un fattore strategico per lo sviluppo. Come ho più volte affermato – argomenta il governatore – la Calabria deve rilanciare l'attività delle sue tre infrastrutture aeroportuali esistenti. Il ruolo internazionale dell'aeroporto di Lamezia sarà rafforzato dall'investimento già destinato a questo dalla realizzazione della nuova aerostazione che abbiamo sbloccato con la Commissione Europea».

«Gli aeroporti nazionali di Crotone e Reggio saranno rilanciati anche attraverso la riorganizzazione delle Società di gestione. In questo quadro abbiamo deliberato il conferimento alla Sogas Spa (società di gestione dell'Aeroporto dello Stretto) di 904 mila euro. In questi due anni abbiamo operato costantemente per evitare che la grave situazione finanziaria determinatasi nel corso degli anni precedenti provocasse la chiusura dello scalo reggino. Con Enac – annuncia Oliverio – abbiamo aperto in tal senso una interlocuzione al fine di aprire una prospettiva positiva per l'aeroporto di Reggio. È chiaro che molto dipende dalla capacità di realizzare una netta discontinuità rispetto al passato».

«Per questo – incalza – si richiede un cambio di passo nella gestione degli aeroporti a partire dalla definizione di un piano industriale sostenibile e credibile. In questa direzione la Regione conferma la sua disponibilità a concorrere in modo adeguato alla determinazione di un nuovo assetto societario. Per questo proporremo al Consiglio regionale l'approvazione di un apposito disegno di legge. Anche la prospettiva dell'aeroporto di Reggio si fonda su un reale percorso di cambiamento».

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