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Reggio, proiettili per il sindaco Falcomatà

Reggio, proiettili per il sindaco Falcomatà

Una busta da lettera (di colore giallo) contenente dei proiettili di pistola è stata inviata all’indirizzo del sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà. Il plico intimidatorio è stato intercettato all’ufficio postale di Catona, periferia nord della città.

Che all’interno vi fossero custoditi dei proiettili l’hanno intuito, al tatto, gli operatori postali mentre stavano smistando la corrispondenza in uscita. Il reale contenuto della busta è stato accertato dai poliziotti della Scientifica e della Digos della Questura di Reggio, che hanno acquisito il plico avviando le indagini.

L'episodio risale a qualche giorno fa ed è rimasto riservato per espresso volere del sindaco reggino, Giuseppe Falcomatà. Un’intimidazione che lo stesso giovane amministratore, alla guida di una giunta targata Partito democratico, avrebbe riferito soltanto ad un paio di fedelissimi del suo entourage, e sul quale avrebbe postato un sibilino post, denso di amarezza e delusione, sulla sua pagina Facebook.

Non è la prima intimidazione che Giuseppe Falcomatà subisce da quando - il 26 ottobre 2014 - è diventato sindaco di Reggio, adesso Città metropolitana. Nei mesi scorsi altre lettere, di inequivocabili tenore intimidatorio e definite dagli inquirenti «pesanti», sono state recapitate a Palazzo San Giorgio, sede del Municipio. Chiaro ed inequivocabile un collegamento tra l’intimidazione subita e l’attività amministrativa che sta portando avanti con il dichiarato obiettivo di ridare slancio alla città di Reggio, stremate da tensioni sociali ed incompiute.

Dopo questa nuova intimidazione sono state rafforzate le misure di sicurezza personali nei confronti del sindaco, negli uffici del Comune e durante gli spostamenti istituzionali e personali, sempre guardato a vista dagli agenti della Polizia municipale. Palazzo San Giorgio, effettivamente, da giorni appare letteralmente off-limits per chiunque. Impossibile accedere al perimetro degli uffici del sindaco e dei vertici politici e burocratici dell'Amministrazione comunale. Lo sbarramento dei vigili urbani è discreto ma rigido.

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