A Melfi per tentare la risalita. Cosa non facile anche se si gioca sul campo dell’ultima in classifica, su di giri per il pareggio ottenuto ad Agrigento. È in fase calante la Reggina. All’inizio brillante, poi è seguita una fase che con un eufemismo chiamiamo di stanca. Tre sconfitte di seguito pesano e lasciano rimpianti. E il caso di ricordare la gara di Caserta e la vittoria sfumata nel recupero. Oggi i punti sarebbero stati 13. Cioè la relativa tranquillità.
Proprio per queste ragioni la Reggina è chiamata ad una prova importante e, quel che più conta, con un risultato positivo. Dovesse tornare a mani vuote, sarebbe grave.
Cosa abbia questa Reggina è difficile da decifrare. All’involuzione tecnica si è abbinata quella atletica. Sono svanite le corse e le rincorse delle prime gare. La squadra soffre e non trova sbocchi per arrivare in porta. Non c’è gente che morda a centrocampo e la difesa gira a vuoto. I gol subiti col Siracusa lo testimoniamo. L’attacco, poi, vive solo di Coralli, spesso abbandonato a se stesso e con pochi palloni giocabili. Sono dunque parecchi i “mali” della squadra. Porvi rimedio è possibile, ma bisogna credere maggiormente in se stessi e sperare che nel mercato di gennaio, possano esserci due-tre innesti di spessore. Elementi di personalità.
Il campo per il momento dice che la Reggina è in affanno psicologico e atletico. Tutte le squadre viste al “Granillo” hanno impressionato per una fisicità che supera quella degli amaranto, per i quali vincere un contrasto diventa un problema. Le verticalizzazioni, inoltre, sono merce rara ed è stata smarrita la strada del gioco e del gol.
La Reggina a Melfi deve cercare di vincere o, quantomeno, di pareggiare. Ma è solo il successo che può dare lo scossone in grado di far tornare l’ottimismo. Ed è a quello che deve mirare la squadra che sarà priva dello squalificato Gianola. Non inganni la classifica della squadra lucana e la Reggina non giochi quindi con sufficienza.
Il Melfi ha gente di categoria e se dovesse vincere si ritroverebbe ad una lunghezza dagli avversari. Grande attenzione e nessuna distrazione, specie in difesa che nelle ultime tre partite ha incassato 9 gol.
Sullo schieramento Zeman non si pronuncia mai. Dovrebbe essere Cucinotti il sostituto di Gianola mentre Porcino farà ritorno al suo abituale ruolo di esterno di fascia sinistra. Un turno di riposo per Oggiano? Possibile. Il sostituto potrebbe essere Carpentieri. Non ci sarà Romanò, mentre da Coralli si si aspetta molto. Zeman dice che «le precarie condizioni fisiche di qualcuno hanno limitato chi magari stava meglio. E comunque è sempre la testa a far muovere le gambe».