Cantiere del Corso di nuovo "congelato". Questa volta non per provvedimenti del Tribunale e per cambi di rotta dell'amministrazione comunale ma per andare incontro alle esigenze dei negozi nel periodo di festività natalizie. La decisione concordata nelle scorse settimane tra l'amministrazione e Confcommercio è stata rispettata. Da oggi il corso sarà libero da tutti i cantieri. La ditta che sta lavorando nella zona del tapis roulant ha smontanto inferriate e ha portato via tutti gli attrezzi di lavoro lasciando libera la carreggiata per lo shopping natalizio. I lavori sono stati completati nel tratto oggetto dell'ultimo intervento anche se poi occorrerà di nuovo tornare per levigare il tutto e rendere la passeggiata lineare. Già nel pomeriggio di ieri i lavoratori erano impegnati a pulire il tratto di corso oggetto di lavori e in serata tutta la zona era regolarmente transitabile. A conti fatti sipuò dire che la sfida del Comune di completare il Corso entro dicembre non è stata vinta.
La gran parte della strada più importante cittadina, interessata dal 2014 da lentissimi lavori di ripavimentazione e riqualificazione, è stata riammodernata. Alla ripresa dei lavori (fissata per il 7 gennaio) si proseguirà in direzione Nord da via Giulia. Mancano ancora alcuni isolati ma a questo punto si può dire che il Corso potrà essere considerato finito forse prima della prossima Pasqua. Uno slittamento dei lavori dovuto principalmente a problemi con la Soprintendenza per i Beni Architettonici che ha più volte richiamato Palazzo San Giorgio per la tutela delle basole considerata di interesse storico. Dopo momenti di grave tensione, culminati anche nel sequestro di parte del cantiere nell'estate del 2015 e la notifica di alcuni avvisi di garanzia, da rallentamenti di ogni genere (inchiesta "Rhegion" docet), da un periodo a questa parte pare che le cose si siano definitivamente sistemate. Le attività sono andate avanti nell'ultimo periodo a ritmo forsennato con il raddoppio dei turni di lavoro per velocizzare tutto l'iter ma allo stesso modo non si è arrivati a concludere le attività entro il 2016.
Alla ripresa dei lavori, dopo la sosta natalizia, si andrà avanti a ripavimentare il Corso con le vecchie basole, per velocizzare i tempi quelle che sono in buone condizioni non saranno rimosse e riposizionate.
Saranno invece trattate direttamente sulla strada e livellate con quelle che non si presentano in buono stato. Queste ultime, invece, saranno rimosse e sostituite con quelle già recuperate e debitamente accatastate e catalogate. Dopo si procederà con un adeguamento strutturale della carreggiata al fine di garantire l’uniformità del percorso che continuerà a essere pedonale. Si procederà ancora con lotti funzionali. Ora per un mese tutto fermo per garantire ai cittadini di fare shopping. Dal Comune viene assicurato che i lavori riprenderanno e andranno avanti in maniera spedita. Resta, però, ancora l’incognita sui tempi di questo appalto interminabile e molto sfortunato. Ideato tra le polemiche e fonte di malumori tra i commercianti, il cantiere del corso è stato aperto durante la gestione commissariale del Comune. I prefetti, inviati dallo Stato, per “bonificare” Palazzo San Giorgio dopo lo scioglimento per mafia del Consiglio, si erano lanciati in ottimistiche previsioni di fine dei lavori entro pochi mesi dall’avvio. Mai previsione fu tanto sbagliata.
La fase successiva è stata, invece, costellata da una serie infinita di intoppi che hanno fatto dilatare a dismisura i lavori che ammontano a circa due milioni di euro per ridare alla città un corso nuovo di “zecca”.
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