I carabinieri del Gruppo di Locri hanno arrestato tra Siderno, Locri e Bovalino, quattro persone con l'accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I provvedimenti sono stati fatti in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Locri su richiesta della Procura della Repubblica. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D'Alessio in programma stamane nel Comando del Gruppo carabinieri.
Sono di origini romena, moldava e bulgara le 12 ragazze, tra i 20 e i 35 anni, costrette a prostituirsi nella Locride dalla banda di sfruttatori sgominata dai carabinieri del Gruppo di Locri nell'ambito dell'operazione "Stazioni a luci rosse" coordinata dalla locale Procura. Le persone arrestate al momento sono due: Francesco Oppedisano, di 35 anni, di noto alle forze dell'ordine e Giovanni Macrì, di 57 anni, quest'ultimo posto ai domiciliari. Gli altri, un uomo e una donna di nazionalità romena, risultano irreperibili. Tutti sono ritenuti a vario titolo responsabili di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Le ragazze dell'est dopo essere arrivate sul territorio nazionale con false promesse venivano costrette a prostituirsi nelle vie adiacenti le stazioni ferroviarie di Siderno, Locri e Bovalino. I due romeni avrebbero anche picchiato le donne e rivolto loro minacce di morte. La donna, inoltre, avrebbe costretto una sua connazionale a subire un aborto.
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