I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo della società Ased il cui titolare, Rosario Azzarà, è stato arrestato il 7 dicembre insieme ad altre 13 persone nell'ambito dell'inchiesta della Dda reggina sui presunti illeciti nell'affidamento di appalti per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti nei comuni della cosiddetta "area grecanica". Dalle indagini è emerso come Azzarà, imprenditore del settore, assieme a Carmelo Ciccone e Giuseppe Zoccoli, avrebbero condizionato il regolare svolgimento delle gare d'appalto. L'azienda di Azzarà, a cui si contesta il concorso esterno in associazione mafiosa, è stata individuata quale impresa di riferimento della cosca Iamonte egemone nel comprensorio di Melito di Porto Salvo e monopolista a livello provinciale nel settore dei rifiuti. Sequestrate quote, l'intero patrimonio aziendale, beni immobili e mobili, conti correnti e prodotti finanziari per 13 milioni di euro.