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La Reggina rivede la rosa

La Reggina rivede la rosa

In casa amaranto il 2017 appena iniziato non sembra poi così diverso dal 2016 salutato alla mezzanotte di sabato scorso. Nel senso che, preoccupazioni e timori c’erano prima e nubi all’orizzonte ci sono ancora. Rendimento molto altalenante, classifica precaria e squadra senza una precisa personalità. In più ambiente ammorbato dai veleni del dopo derby per gli episodi che hanno rovinato quella che doveva essere solo una giornata di sport. Tutto quello che è avvenuto prima, durante e dopo la partita di Messina, è ancora oggetto di accese discussioni.

Dalle aggressioni nel tunnel che dagli spogliatoi conduce al terreno di gioco dello stadio “Franco Scoglio”, all’incendio che ha distrutto il bus della Reggina al momento di imboccare la tangenziale per fare ritorno in sede, dalle avventate dichiarazioni  (o “ammissioni”) di qualche giocatore della squadra peloritana alle repliche piccate dei dirigenti di entrambe le società, dagli sputi contro il pullman amaranto alle intimidazioni verbali durante i novanta minuti. Si attendono adesso le decisioni della Procura Federale che dovrebbe ricevere, in questa settimana, il rapporto degli ispettori che hanno preso nota di quanto avvenuto negli spogliatoi, e la conclusione delle indagini della squadra mobile in relazione all’incendio del bus che trasportava i giocatori.

La pausa del campionato giunge opportuna in ogni caso. I problemi ci sono, ma bisogna resettare tutto e ritrovare il filo della riflessione e del ragionamento non facendosi prendere dall’ansia. L’obiettivo è marciare uniti verso il difficile traguardo della salvezza, anche perché le divisioni sono sempre controproducenti. Bene, nel frattempo, ha fatto il presidente Mimmo Praticò a richiamare tutti allo spirito sportivo che dovrebbe prevalere su ogni altro aspetto, anche dopo l'amarezza che nasce da un'altra di quelle sconfitte che bruciano. Utile anche il richiamo a contestatori, ai quali bisognerebbe ricordare dove era finita la Reggina nel 2015.

Trascorso il fine anno in famiglia, staff tecnico e giocatori si ritroveranno al Sant’Agata lunedì 9 gennaio per la ripresa della preparazione in vista della gara di sabato 21 contro l’Akragas. Bangu sarà squalificato dopo la giusta espulsione nel finale del derby. Nemmeno una vacanza breve, invece, per il presidente, i dirigenti e  il direttore generale Gabriele Martino, proiettati sulle operazioni del mercato di riparazione che si apre ufficialmente oggi. Lavoro difficile perché bisognerà tenere d’occhio il bilancio, cedere quegli elementi che non hanno risposto alle attese e azzeccare almeno un innesto per ogni reparto, tenuto conto che l’organico ha bisogno di una buona iniezione di esperienza.

Diversi sono gli elementi in uscita, a cominciare da Oggiano e De Bode ormai da qualche settimana fuori rosa. I due potrebbero finire in qualche società di serie D. Andranno via anche Ameth Lo (mai utilizzato da Zeman) e uno fra Tommasone e Romanò. Potrebbe fare le valigie pure il portiere Sala che ha mostrato più di un’incertezza in questi cinque mesi di campionato. L’intenzione di Martino è quella di portare in riva allo Stretto un portiere che abbia una certa esperienza per sostituire l’attuale estremo difensore amaranto. Infine, continua il pressing della Salernitana sui giovani Porcino e De Francesco, ma la società amaranto li ritiene incedibili.

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