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Reggina, serve carattere

Reggina, serve carattere

Da domani la Reggina si occuperà di mercato in senso stretto. Ad oggi molte parole, ma pochi, pochissimi fatti. Nella calza la Befana non ha messo niente. Partiamo dalle necessità che sono tante. Basterà esaudirne qualcuna perché la squadra possa ripartire con maggiori possibilità di successo.

I mali di questa Reggina sono parecchi. La mancanza di carattere è uno di questi, ma non è il solo. La squadra non riesce ad esprimersi compiutamente anche perché in certi suoi settori mancano qualità e personalità. In casa sopperisce col furore agonistico e riesce a trasformare sconfitte in pareggi. Ma lontana dal “Granillo” annaspa. Quasi sempre perde e senza attenuanti. Subisce gol banali e va in tilt al minimo errore.

Allo stato attuale sono davvero pochi i calciatori che meritano la conferma. Ed è su quei pochi che la società deve puntare cercando di “aiutarli” con l’innesto di altri calciatori più validi ed esperti. Qui comincia l’opera di Gabriele Martino.

I “vuoti” che questa Reggina presenta non sono pochi. Cominciamo dal portiere: Sala ha compiuto miracoli ma anche “misfatti”. Manca in lui la continuità e l’insicurezza è probabilmente dovuta ad alcune carenze dei suoi compagni di reparto. Che non sono dei mostri visto che dalle loro parti gli attaccanti avversari vanno spesso a nozze. Quindi ci vogliono puntelli anche in questo reparto. Un difensore e un altro portiere di esperienza. Di nomi se ne fanno tanti, Frison fra questi, ma un suo ingaggio appare difficile se non impossibile E così sarà anche per gli altri elementi, difensori o attaccanti che siano. Ogni cosa ha un prezzo e la Reggina non sguazza nell’oro. Può contare molto sulla bontà del suo progetto e magari anche su un po’ di fortuna.

L’elenco di buoni calciatori svincolati è lungo. Si tratta solo di vedere le condizioni degli stessi e ovviamente le pretese. Per sei mesi di fatiche non dovrebbero chiedere la luna. La squadra, comunque, va assolutamente ristrutturata. Dovesse rimanere così ci sarebbero, lo ripetiamo, poche speranze di farla franca. Anche perché le altre, verosimilmente, non stanno a guardare. Anzi, proprio le rivali dirette nella lotta per non retrocedere sono sul piede di guerra. E faranno l’impossibile per allontanarsi dalle zone pericolose. Non sarà facile neanche per loro ma chi ha maggiori possibilità economiche sicuramente ha maggiori chance di tirarsi fuori dalla lotta. La società non ignora affatto quello che sta accadendo e sta ovviamente studiando le mosse per potere arrivare agli obiettivi prefissi.

Indispensabile l’aumento del capitale sociale e anche lo sfoltimento di una rosa che è obiettivamente pletorica. Andranno certamente via Oggiano e De Bode. Probabilmente anche Lo e non si sa se anche altri lasceranno Reggio. Quello che appare indispensabile è comunque la reintegrazione di un organico che ha obiettive lacune tecniche e caratteriali. Qui ci vorrà la paziente opera di Gabriele Martino che con “poche lire” dovrà recuperare quei calciatori adatti per ridare morale e fiducia alla squadra. Di sicuro pensiamo che alcuni elementi come De Francesco e Porcino o lo stesso Kosnic non partiranno. Sarebbe difficile da capire una loro cessione. E poi che frutti darebbe visto che i soldi ricavati si dovrebbero spendere per i sostituti magari uguali o addirittura inferiori? Stando così le cose i giorni che verranno saranno decisivi per il futuro della squadra e della stessa società che ha gran parte del suo destino legato alla permanenza in Lega Pro. Da domani intanto gli amaranto riprenderanno la preparazione in vista dell’incontro con l’Akgragas.

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