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Ciminà, covo per latitanti scoperto dai carabinieri

Ciminà, covo per latitanti scoperto dai carabinieri

Un “covo” per latitanti che in passato potrebbe essere stato utilizzato per la custodia dei sequestrati, atteso il rinvenimento di una catena ancorata al letto, è stato rinvenuto nei giorni scorsi dai carabinieri in un terreno demaniale dell'entroterra del comune di Ciminà.

L’importante scoperta è avvenuta durante i serrati controlli svolti dai Carabinieri della Compagnia di Locri, e in particolare quelli della Stazione di Sant'Ilario dello Jonio, che hanno individuato un piccolo caseggiato completo di arredi in plastica, ambiente cucina, 4 letti con materassi di cui uno con catena ancorata alla rete da letto. Per come evidenziato dagli inquirenti in una nota «il modulo abitativo era completo di impianto elettrico, idrico e di areazione, con relativa caldaia, annessa al box doccia».L'accesso, abilmente occultato dalla fitta vegetazione, era consentito mediante una porta mimetizzata. «All'interno del manufatto, probabilmente ancora in uso alle locali cosche di ’ndrangheta come deposito di armi e munizioni, sono stati rinvenuti, in ottimo stato di conservazione: oltre 900 cartucce di vario calibro e tipo; 2,5 Kg di polvere da sparo; 2 ottiche per fucile di precisione; 1 rastrelliera per fucili con relativo olio lubrificante per armi; numerosi capi di abbigliamento maschile per ambiente montano; creme di mascheramento, torce e lampade a batterie; viveri di conforto, generi alimentari e farmaci vari».

Il rifugio secondo gli inquirenti «ha tutte le caratteristiche per essere considerato un "covo" per latitanti alla macchia da anni ovvero per essere stato utilizzato, in anni passati, per la custodia dei sequestrati, atteso il rinvenimento di una catena ancorata al letto». Tutta l'area è stata sottoposta a sequestro così come il materiale rinvenuto.

L’attività di controllo del territorio, disposto dal Comando Gruppo Carabinieri di Locri ed effettuati anche con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri "Cacciatori" di Vibo Valentia, è mirato, in particolare, alla ricerca di armi e materiale esplodente, nonché alla ricerca di latitanti. In tale ambito, i Carabinieri hanno setacciato le zone aspromontane ricadenti nei comuni di Ciminà, San Luca e Platì, ispezionando ampie zone boschive, casolari abbandonati, pozzi ed anfratti naturali.Sempre durante i serrati controlli, i Carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Locri hanno tratto in arresto R.M.S., 24enne di origini rumene, in ottemperanza ad un mandato di arresto europeo emesso dall'Autorità Giudiziaria Rumena lo scorso mese di dicembre. Lo stesso, riconosciuto colpevole del reato di danneggiamento è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri a disposizione dell'A.G., per la conseguente estradizione.

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