Locri
Inizia lunedì il processo d’appello-bis a Sebastiano Nirta, 46 anni, imputato con l’accusa di omicidio pluriaggravato e detenzione e porto di armi comuni da sparo in concorso per la strage di Duisburg. Per Nirta, difeso dagli avvocati Antonio Russo e Vincenzo Nico D’Ascola, si tratta del secondo giudizio di appello, dopo che la Corte di Cassazione, il 6 maggio 2016, ha accolto il ricorso della Procura reggina annullando con rinvio la sentenza limitatamente all’assoluzione dell’imputato per la strage di Ferragosto 2007 che era stata disposta dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria. I giudici della VI sezione penale della Cassazione, lo ricordiamo, avevano invece confermato la condanna a 12 anni di reclusione disposta in appello a carico del 46enne di San Luca per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.
Come si ricorderà, Sebastiano Nirta nel processo di primo grado era stato condannato dai giudici della Corte d’assise di Locri alla pena unica dell’ergastolo, condanna riformata in appello, quando i magistrati reggini hanno condannato l’imputato solo per l’associazione mafiosa, mandandolo assolto per l’eccidio di Ferragosto 2007, quello che gli inquirenti hanno ritenuto essere l’apice della faida di San Luca tra le opposte consorterie dei “Nirta-Strangio” e “Pelle-Vottari”.
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