Una lunga operazione che ha interessato l’area urbana di Rosarno disposta dal Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, e finalizzata alla prevenzione e la repressione dei reati legati alla fruizione indebita di acqua energia elettrica e metano si è conclusa con quattro arresti, eseguiti in flagranza di reato, e due denunce in stato di liberta.
Gli agenti della Polizia di Stato, che hanno operato insieme ai carabinieri e ai vigili della Polizia provinciale, hanno effettuato decine di controlli che hanno interessato abitazioni del centro storico e della periferia di Rosarno.
In alcune abitazioni il sopralluogo eseguito con l’ausilio di alcuni tecnici della “GPL-Gas distribuzione” ha consentito di accertare che le stesse fruivano di allacci abusivi alla rete cittadina di distribuzione del gas metano.
Sono scattati quattro arresti, mentre due persone sono state invece denunciate in stato di libertà. Rispondono tutti di allaccio abusivo alla rete di distribuzione e di danneggiamento aggravato della stessa, reati commessi con l’obiettivo di eludere il pagamento del metano utilizzato a fini domestici.
I quattro arrestati, degli stessi non sono state fornite le generalità, sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria per i provvedimenti di competenza.
È il caso di ricordare che un’analoga operazione portata a termine poco più di una settimana addietro, e che aveva interessato l’abitato di San Ferdinando e l’area industriale di Gioia Tauro, si era conclusa con otto arresti.