Reggio Calabria
Verso il processo la “cupola” di Reggio, l’asse tra ’ndrangheta e politica, imprenditori e faccendieri, uomini dello Stato e burocrati degli enti pubblici che teneva sotto scacco la città dello Stretto. La Procura distrettuale antimafia di Reggio ha chiesto il rinvio a giudizio per 70 persone, coloro che - con diversi profili di responsabilità - avrebbero avuto un ruolo nelle dinamiche politico-imprenditoriali-mafiose della recente storia di Reggio.
Nomi eccellenti nell’elenco delle persone che si avviano a finire davanti al Gup per l’udienza preliminare: c’è il senatore Antonio Caridi, l’ex sottosegretario regionale Alberto Sarra, l’ex sindaco di Villa San Giovanni, Antonio Messina; gli avvocati Paolo Romeo e Giorgio De Stefano, l’ex rettore del santuario di Polsi don Pino Strangio; e la componente mafiosa con rappresentanti di primo piano della cosca di ’ndrangheta reggina “De Stefano”, da sempre considerata la più potente organizzazione criminale della città dello Stretto.
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