VILLA SAN GIOVANNI
Cinque denunce per altrettanti imprenditori titolari di autolavaggi che operavano nei comuni di Villa, Campo Calabro e Bagnara senza le prescritte autorizzazioni in materia ambientale. Quattro dei cinque locali commerciali sono stati posti sotto sequestro.
L’operazione si colloca in un ampio piano di controllo del territorio predisposto dal Comando provinciale di Reggio Calabria, volto a prevenire e contrastare gli illeciti nel settore della tutela ambientale. Le Fiamme gialle della Compagnia di Villa San Giovanni hanno condotto indagini che hanno portato alla denuncia dei cinque imprenditori del luogo, titolari di altrettante imprese individuali esercenti attività di lavaggio auto, con impianti appunto a Villa, Campo e Bagnara, quattro dei quali sottoposti a sequestro preventivo per violazione del testo unico ambientale.
Il tutto ha preso il via con un approfondimento investigativo nei confronti di un autolavaggio per violazioni fiscali. Nel corso delle indagini è emerso che numerose imprese della zona operavano senza autorizzazione o con autorizzazione scaduta.
Il pericolo serio subito individuato è quello connesso ai rischi derivanti dall’illecito sversamento dei reflui del lavaggio degli automezzi direttamente nelle fognature comunali. Molto peggio di quel che si possa immaginare perché si tratta di condotte con perdite notevoli, vetuste, che spesso finiscono sulle strade alle prime piogge. Insomma, inquinamento sia sotterraneo che superficiale.
Circa un mese fa, dalla sera alla mattina tutti gli autolavaggi (o quasi) tra Villa e Campo avevano chiuso i battenti. Una chiusura cautelativa secondo molti, dopo che i finanzieri avevano verificato in due autolavaggi che non vi era l’impianto di depurazione e che sversavano nella condotta fognaria comunale.