Rizziconi (Reggio Calabria)
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”. Questa frase, attribuita a Gandhi, bene si presta, purtroppo, a commento di quanto accaduto nei giorni scorsi a Drosi, popolosa frazione del comune di Rizziconi, dove tre cani sono stati avvelenati nella notte tra martedì e mercoledì in via Calvario Vecchio.
I tre animali, che facevano parte di un branco di randagi che da qualche giorno gironzolava nel centro abitato, sono stati attirati con bocconi di cibo evidentemente “corretti” con qualche tipo di veleno.
A rinvenire le carcasse delle povere bestiole, è stata una diciassettenne che, al mattino presto, si stava recando a scuola.
Nel giro di poche ore sono intervenuti sul luogo i volontari della protezione animali di Gioia Tauro e gli agenti di Polizia Locale di Rizziconi, mentre la ragazza di Drosi che ha notato i cani morti ha assicurato che l'avvelenamento deve essere avvenuto dopo mezzanotte, perché fino a quell'ora li aveva sentiti abbaiare.
Nel frattempo, la presidente dell'Enpa Tiziana Bagalà fa sapere che verrà presentata una denuncia contro ignoti e ha segnalato che «episodi di questo genere capitano molto spesso».
Qualora si riescano a identificare i responsabili di questo gesto crudele, le pene andrebbero dai 3 ai 18 mesi di reclusione, secondo le recenti e più dure leggi contro il maltrattamento degli animali.
In questa storia triste, però, c'è una piccola nota positiva: un quarto animale, che evidentemente non è cascato nel tranello del boccone avvelenato, è stato ritrovato in vita ed è stato sottoposto a tutte le cure veterinarie del caso.