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La rete idrica fa... acqua
La città in un incubo

La rete idrica fa... acqua La città in un incubo

Una tragicommedia. Nella rete idrica che passa sotto il cantiere, fermo, del nuovo Palazzo di giustizia, si sono verifcate una serie di rotture non previste che hanno provocato il blocco dell’erogazione idrica. Ieri, intorno alle 15, i tecnici di Sorical avevano terminato gli interventi di riparazione. Giusto il tempo di immettere nuovamente l’acqua che alimenta il serbatoio del Trabocchetto e la condotta si è nuovamente aperta. Subito segnalata agli uffici reggini di Sorical, gli operai e le ditte sono tornate sul posto. Un altro importante guasto con tanto di ripercussioni a catena per gli utenti che speravano nel ritorno alla normalità. Fino a ieri sera, dunque, nuovi lavori su quella stessa condotta che, come ricordato da Sorical, nella serata di mercoledì, è stata realizzata dalla ditta costruttrice del nuovo Tribunale, la quale «ha posato delle nuove condotte perimetralmente al palazzo stesso non ottemperando alle prescrizioni degli Uffici regionali quali scarico di fondo, pompe di aggottamento, acquisizione di una fascia di pertinenza per consentire i lavori di riparazione. Anzi la stessa ditta, al fianco delle condotte, ha anche installato delle apparecchiature elettroniche che vanno in tilt ad ogni rottura». A distanza di anni da quell’appalto i nodi sono venuti al pettine e quella condotta si sta rivelando un vero colabrodo. Un guasto dietro l’altro; continui problemi e gravi ricadute sui cittadini che tra mercoledì e ieri hanno inondato di segnalazioni il Comune che non può che intervenire con le autobotti. Una situazione paradossale. Soldi pubblici spesi su un piccolo tratto di condotta lungo poco più di 300 metri ma che è nevralgico rispetto al sistema di erogazione idrico cittadino. Il tubo, infatti, è legato al serbatoio di Trabocchetto che serve gran parte del centro storico. Alle 17 e 30 circa è stata completata l’ulteriore riparazione ed è contestualmente partita l’operazione di carico dell’acqua. Nessuno esulta: «Speriamo che non succeda altro» commentano i tecnici di Sorical. Adesso l’appuntamento è alla prossima rottura. A questo punto sarebbe importante capire quanti soldi sono stati spesi per “rattoppare” la condotta. E perché non ci si è attivati prima per costruire la variante con un by-pass. Sorical sicuramente non ha le risorse economiche per eseguire l’intervento e per questo si cercano soluzioni assieme al Comune.

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