Lo annuncia l'aviolinea in una nota, precisando che la decisione si è resa necessaria dopo che, per oltre un anno, la compagnia ha ripetutamente cercato di trovare un'intesa con le autorità locali e regionali allo scopo di adottare soluzioni che rendessero economicamente sostenibili i collegamenti con Reggio Calabria, che nel solo 2016 hanno registrato una perdita di 6 milioni di euro. "Alitalia è una compagnia privata che deve effettuare le proprie scelte esclusivamente sulla base della sostenibilità economica", afferma l'a.d. Cramer Ball. "I voli da e per l'aeroporto di Reggio Calabria producono ingenti perdite e questa situazione non poteva continuare. Abbiamo passato mesi e mesi a dialogare con le autorità del territorio, ma nessuna di loro è riuscita a trovare una soluzione", aggiunge.
"Alitalia resta naturalmente disponibile a valutare con le competenti Autorità eventuali nuovi scenari e misure di immediata attuazione che consentano di ripristinare in maniera sostenibile i collegamenti con l'aeroporto di Reggio Calabria", puntualizza comunque Ball. Fra le ipotesi suggerite da Alitalia a più livelli e a più riprese - spiega la nota - quella della continuità territoriale e degli oneri di servizio pubblico, previsti e ampiamente regolati dal diritto comunitario e dunque assolutamente in linea con le normative vigenti. Questo modello avrebbe consentito di sostenere i voli e dunque la mobilità da e per un'area altrimenti difficilmente raggiungibile. "Purtroppo, nonostante la collaborazione del governo e i ripetuti tentativi di Alitalia - conclude la nota - , gli appelli della compagnia sono rimasti inascoltati e nessuna risposta concreta è arrivata dalle competenti autorità locali, rendendo pertanto inevitabile la chiusura delle rotte".