Reggio

Martedì 26 Novembre 2024

Ragazza calabrese
viva per miracolo

Ragazza calabrese viva per miracolo

«Mia figlia è viva per miracolo». La signora M. G., 56 anni, originaria di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, madre di una ragazza ventenne, racconta la brutta storia capitata alla figlia martedì scorso, quando una breve ma intensa ondata di maltempo ha investito Messina. La giovane (E. A. le iniziali) stando alla testimonianza del genitore, che ieri ha telefonato alla redazione cronaca della Gazzetta del Sud, si trovava alla Stazione Marittima, in compagnia di un amico di 23 anni. Nel primo pomeriggio, avrebbe dovuto prendere l’aliscafo, ma per ripararsi dalle forte raffiche di vento e dalla pioggia, ha deciso di recarsi nell’atrio della Stazione. Un’improvvisa folata ha scardinato la porta, che ha centrato in pieno la ventenne. La giovane, colpita dalla vetrata, ha perso i sensi per qualche minuto. Le ha prestato i primi soccorsi il ventitreenne. Poi si è risvegliata su una panchina, vicino a una rivendita di tabacchi. «Fortunatamente – dice la madre – non le è caduta addosso la pesante parte in legno della porta. Altrimenti sarebbe stata una tragedia».

Sul posto sono giunti sia la polizia che un’ambulanza del 118. La ventenne di Caulonia è stata trasportata al Pronto soccorso del presidio ospedaliero Piemonte. Medicata, è stata dimessa. «Ha fatto ritorno in Calabria – afferma la madre –. Ma ieri si è sentita male. Ha avvertito dei dolori e l’abbiamo trasportata in ospedale. Il personale sanitario le ha applicato un collare e ha stabilito una prognosi di 15 giorni, salvo complicazioni», aggiunge la 56enne leggendo al telefono il referto medico. «Sono scioccata per quanto si è verificato. Episodi del genere non devono ripetersi. Anche perché la zona della Stazione è molto frequentata, soprattutto nei weekend, dagli studenti che fanno rientro a casa, in Calabria». (r.d.)

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