Avevano fatto i conti senza l’oste, i due rapinatori che ieri mattina aveva “alleggerito” Lillo Foti di circa tremila euro. Un colpo messo a segno in pieno giorno, con grande arroganza. Ma i due malviventi non avevano fatto i conti con le telecamere poste nelle vicinanze della rapina nè con la bravura degli agenti delle Volanti, diretti dal vice questore aggiunto Luciano Rindone, i quali, dopo averle visionate, non hanno avuto difficoltà a risalire agli autori.
Sempre nella giornata di ieri, dunque, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno arrestato per rapina aggravata, Cesare Bevilacqua, 30 anni, e Agostino Martino, 41 anni.
L’ex patron della Reggina, i cui spostamenti quotidiani, con estrema probabilità, erano stati notati dai due malfattori, è stata bloccata all’interno del portone dell’edificio ove ha sede il proprio ufficio, aggredito fisicamente e derubato di una busta contenente parte dell’incasso di un’attività commerciale. Preso il bottino, i due rapinatori sono poi riusciti a fuggire in sella a uno scooter di colore grigio.
Gli agenti delle Volanti, immediatamente intervenuti, non appena era stato chiamato il 113, hanno notato la presenza di alcune telecamere che inquadravano l’area ove si era consumata la rapina. La visualizzazione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza ha consentito, al personale della Polizia di Stato, di individuare con certezza uno dei due rapinatori, nonché il numero di targa dello scooter utilizzato, intestato alla madre di uno dei malviventi e abitualmente in uso al giovane reggino. La straordinaria conoscenza del territorio da parte dei poliziotti ha fatto il resto. Gli agenti hanno iniziato la ricerca dei due malfattori, ponendo in essere perquisizioni in determinate abitazioni e pressanti controlli in tutta la città. A distanza di poche ore dalla rapina, i presunti esecutori sono stati assicurati alla giustizia.
Al termine delle operazioni, gli arrestati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente che ne ha disposto l’accompagnamento nella Casa Circondariale di Arghillà.
L’attività condotta è il naturale epilogo dell’attenzione prestata dal questore Raffaele Grassi, ai servizi di prevenzione e controllo del territorio che si pongono quale obiettivo il raggiungimento di una tempestiva ed efficace salvaguardia e tutela della sicurezza dei cittadini.