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Falcomatà: ho resuscitato un morto

Falcomatà: ho resuscitato un morto

«In questi giorni, abbiamo assistito a un gioco al massacro da parte di chi ha distrutto la città. Si è provato a cambiare la realtà ridando una verginità a chi ha fatto solo danni. Si è fatto il più becero populismo e il più sfrenato terrorismo. Ho visto cose in questi giorni che voi umani non potete nemmeno immaginare con pregiudicati che invocavano giustizia, È andato in scena il Festival della frustrazione, però gli è andata male perché abbiamo capovolto al 90’ il risultato di una partita persa. E oggi possiamo dire che l’Aeroporto è salvo».

Non soddisfatto della metafora calcistica, il sindaco Giuseppe Falcomatà “vola” ancora più in alto e rilancia: «Abbiamo fatto un vero miracolo: abbiamo resuscitato un morto che era già stato sepolto. E ci siamo riusciti perché abbiamo dimostrato un carattere diverso e abbiamo affrontato la questione aeroporto con un metodo nuovo, caratterizzato da sinergie istituzionali e ricerca di una soluzione a un problema fatto da quelli che c’erano prima di noi».

Falcomatà non fa sconti a nessuno: attacca a fondo i suoi predecessori e si scaglia contro chi «dà lezioni di etica pur avendo problemi giudiziari», poi suggerisce «a chi è accusato di voto di scambio di occuparsi della sua condizione». Ovviamente non ha risparmiato neppure i giornalisti rei di «fare da megafoni a partiti del nulla». Infine rassicura i suoi fan – intervenuti in massa in quella che era stata annunciata come una conferenza stampa e che, invece, con un altro “miracolo” è stata trasformata dal sindaco in un “discorso alla nazione” – garantendo di non avere «alcuna intenzione di candidarmi alla Camera e continuerò a fare il sindaco perché le logiche di partito cedono il passo davanti alle esigenze di una comunità».

Dopo lo sfogo contro i soliti gufi, Falcomatà è passato ai ringraziamenti di rito: «Ringrazio il prefetto Di Bari, il governatore Oliverio, il Governo nazionale, con i ministri Delrio, Minniti e De Vicenti, che ci è stato vicino e i cittadini onesti che ci hanno affiancato in questa battaglia. Ora c’è l’impegno da parte del Governatore Oliverio a onorare il debito che nel 2014 la Regione Calabria aveva assunto con Alitalia di un milione e 850 mila euro, l’avvio del finanziamento della continuità territoriale e l’avvio di un tavolo separato in Prefettura per salvare i posti dei 44 dipendenti di Alitalia del nostro aeroporto».

Intanto giovedì Alitalia riprenderà a collegare Reggio con Roma e Milano con un volo al giorno a orari impossibili. «Ma l’importante era garantire la continuità operativa del Tito Minniti. Nel giro di qualche settimana – assicura il sindaco – torneremo ad avere l’offerta volativa che abbiamo avuto sino a qualche giorno fa, poi i voli aumenteranno progressivamente quando si lavorerà con Sacal per l’arrivo di altre compagnie».

Accanto al sindaco c’era anche il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, il quale ha dimostrato stoffa da politico consumato usando toni pacati e non esternando estatica e sterile soddisfazione ma ha evidenziato che il «buon risultato ottenuto a Roma è solo un piccolo e primo passo che ci ha messo nelle condizioni di poter dire che Reggio non è isolata. È ovvio – ha concluso Irto –, che serve un piano per il rilancio dell’aeroporto ed è necessario aprire l’Aeroporto dello Stretto anche ad altre compagnie che siano in grado di garantire un servizio di qualità».

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