POLISTENA (Reggio Calabria)
La società “Il Marchese Srl”, proprietaria del complesso edilizio noto come “Palazzo Avati” sulla piazza del Popolo di Polistena, ha conferito incarico di tutela all’avvocato Salvatore Galluzzo che ieri sera ha inviato una serie di precisazioni: «La scultura monumentale in gesso La Fortuna, unico esemplare originale – scrive il legale – è stata donata nel 1991 dagli eredi del prof. Giuseppe Renda alla Banca Popolare di Polistena, che si è impegnata a provvedere alla fusione in bronzo previa preparazione della forma dall’esistente in gesso; forma distrutta subito dopo la fusione. In coerenza con la volontà dei donanti la Banca, che aveva sede nel Palazzo Avati, ha collocato l’opera bronzea nel cortile mentre il calco in gesso è stato sistemato nella sala del Consiglio d’amministrazione. Da allora le opere costituiscono ornamento dell’immobile, del quale hanno seguìto le sorti fino a pervenire, nel luglio 2010, alla società “Il Marchese Srl».
«Lo schema di contratto di comodato tra la Banca MPS ed il sindaco del Comune di Polistena, – prosegue l’avv. Galluzzo – fa riferimento ad un’opera bronzea denominata La Fortuna che il Comune, secondo il documento, ha già preso in consegna. Tuttavia, in base ai fatti come sopra esposti ed in ragione dell’estraneità della società proprietaria dell’immobile al contratto ed alle trattative che hanno portato alla sua stipula, deve trattarsi evidentemente di una sua riproduzione non autorizzata, dunque un falso».
Il legale, per conto della società da lui assistita, comunica quindi l’opposizione «all’esposizione della riproduzione non autorizzata ed ulteriormente precisa che l’unico originale dell’opera bronzea, pertinenza del Palazzo Avati, continuerà ad essere esposto nel medesimo cortile, visibile anche dall’esterno dell’immobile e da qualche tempo esaminabile da vicino dai visitatori, per il piacere dei concittadini dello scultore e di tutti gli amanti della bellezza e dell’arte».(a.s.)