Dal grande ospedale metropolitano, al Comune, passando per la Città Metropolitana. Sono tanti gli appalti a rischio dopo che la Prefettura ha emesso l'informativa antimafia a carattere interdittivo nei confronti della ditta "Edil Minniti". La storica azienda di costruzioni, vero colosso dell'economia provinciale e che era inserita nel "Consorzio Cooperative Ciro Menotti" è stata ritenuta permeabile dai tentacoli delle cosche in base a un rapporto riservato del nucleo operativo dei Carabinieri che è stato depositato all'ufficio territoriale del Governo reggino che dopo una istruttoria sul caso ha emesso il provvedimento interdittivo.
Alla luce di questo atto notificato alle diverse stazioni appaltanti, il Comune, la Città Metropolitana e l’Azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” che gestisce il grande ospedale metropolitano cittadino hanno proceduto a revocare tutta una serie di appalti che ammontano a diversi milioni di euro. Tra questi c'è quello della manutenzione del servizio di manutenzione degli Ospedali Riuniti anche se le attività stanno andando avanti perché è un servizio che non può essere sospeso e nel frattempo la direzione dell'Azienda Ospedaliera sta provvedendo a completare l'iter per far subentrare un'altra ditta. Stessa cosa per un servizio all'ospedale Morelli. Sul fronte comunale la "Edil Minniti" aveva in essere un rapporto contrattuale su uno dei lotti per la riqualificazione del monastero della Visitazione. Qui il Comune ha provveduto a revocare l'appalto anche se pare che la stessa ditta avesse già completato gli interventi di sua competenza ed è subentrata a pieno titolo la "Ciro Menotti".
Stessa cosa sull'altro palazzo della ex Provincia ora Città metropolitana che aveva nel corso degli anni aggiudicato una serie di importanti appalti, tutti regolarmente vinti dopo le relative procedure di gara, dalla "Edil Minniti". In relazione al provvedimento emesso dall'ufficio territoriale del Governo nelle settimane scorse c'è da dire che la stessa ditta pare abbia scritto e inviato memorie per chiarire la vicenda. Anche se adesso si è deciso di andare in Tribunale per ottenere quanto meno la sospensiva. La vicenda "scottante", quindi, è andata a finire sulle scrivanie del Tribunale amministrativo regionale che subito dopo Pasqua valuterà tutto il fascicolo che è riservato.
L'informativa antimafia emessa nei confronti della ditta "Edil Minniti" rappresenta un altro colpo duro per il territorio sotto il profilo economico-produttivo, la ditta infatti è una delle più rappresentative in provincia e sicuramente la più attiva in città negli ultimi anni. La decisione della Prefettura reggina sarà basata sicuramente su precisi riferimenti e vicende specifiche e l’obiettivo della Prefettura è sempre quello della tutela dell’ordine pubblico e della legalità soprattutto sul fronte degli appalti pubblici.
Subito dopo Pasqua se ne potrebbe sapere di più in relazione a questa vicenda che si inserisce nel quadro economico del mondo aziendale reggino. Sono tante le imprese raggiunte dai provvedimenti interdittivi della Prefettura e che poi sfociano in altrettanti ricorsi in sede amministrativa che nella maggior parte dei casi vengono respinti vista anche la normativa sulla materia che è abbastanza lacunosa.