Reggio

Martedì 30 Aprile 2024

'Ndrangheta, decapitata la cosca De Stefano

Le mani della 'ndrangheta nello smaltimento dei rifiuti, 5 fermi

Decapitata la cosca De Stefano con l'operazione Trash condotta dalla polizia di Stato. I due super ex latitanti Orazio De Stefano e Paolo Rosario De Stefano, zio e nipote, ritenuti entrambi al vertice dell'organizzazione, sono tra le cinque persone sottoposte a fermo stamani dalla Polizia di Stato a Reggio Calabria. Orazio De Stefano è stato latitante per sedici anni e venne catturato dalla Squadra mobile reggina nel 2004. Oggi, secondo gli investigatori, è al vertice della linea gerarchica della cosca.

A Orazio De Stefano, secondo l'accusa, era stata delegata l'infiltrazione nel settore della raccolta dei rifiuti e la stipula di patti con altre cosche coinvolte nello stesso settore per la spartizione dei proventi illeciti. Era lui che impartiva le direttive strategiche ai sodali dell'organizzazione che controllava il comparto rifiuti. Paolo Rosario De Stefano, latitante per quattro anni, fino al 2009 quando venne catturato dalla mobile di Reggio, è adesso accusato di essere un coordinatore della cosca, in posizione subordinata rispetto allo zio Orazio.

Il suo compito, secondo l'accusa, era gestire gli aspetti operativi delle attività di infiltrazione nel settore della raccolta rifiuti; di tenere direttamente i rapporti con le vittime, tra le quali il direttore operativo della società partecipata Fata Morgana, di avanzare richieste estorsive; di riscuoterne le somme, nonché di impartire disposizioni agli altri affiliati sulle estorsioni.

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