Il consiglio dei ministri ha sciolto per ingerenze della 'ndrangheta i comuni di Gioia Tauro, Bova Marina e Laureana di Borrello. Tutti e tre i comuni dovevano andare al voto il prossimo 11 giugno. Tutti e tre i comuni erano gestiti da commissari.
A Laureana e Bova Marina le amministrazioni sono finite in inchieste giudiziarie. A Gioia Tauro l'ex sindaco Giuseppe Peda è stato sfiduciato a dicembre scorso. A febbraio scorso però un'inchiesta della procura di Reggio ha svelato una serie di anomalie nella gestione dell'ufficio tecnico del comune della città del porto. A breve si insedieranno le commissioni straordinarie.
Ecco il testo del comunicato diffuso da Palazzo Chigi, che parla anche del quarto comune sciolto, in provincia di Caserta.
"Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di San Felice a Cancello (Caserta), Laureana di Borrello (Reggio Calabria), Bova Marina (Reggio Calabria) e Gioia Tauro (Reggio Calabria), per accertati condizionamenti dell'attività amministrativa da parte della criminalità organizzata".
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