Il massmediologo Klaus Davi ed il testimone di giustizia Nino Cento hanno "imbrattato" oggi alcune "vacche sacre", mucche di proprietà di affiliati a clan di 'ndrangheta che pascolano abusivamente nell'area del Parco nazionale d'Aspromonte. Lo rende noto lo stesso Davi. Un fenomeno - che interesserebbe circa 500 capi tra mucche e tori - contro il quale la Prefettura di Reggio Calabria è intervenuta più volte, nel corso degli anni, anche con duri provvedimenti. "L'inseguimento e l'imbrattamento dei capi - è scritto nella nota di Davi - si è tradotto in un vero e proprio docu-spot, montato con l'ausilio del network televisivo calabrese RTV, che verrà diffuso sui social network e sulle reti locali e nazionali. Lo spot ritrae Klaus Davi e Alberto Micelotta avvicinarsi a numerosi capi di bestiame e spruzzarli di vernice rossa. Il filmato contestualizza anche la piaga delle vacche attraverso le parole del testimone di giustizia Nino Cento. Secondo numerose indagini le vacche sono di proprietà delle famiglie mafiose Raso, Albanese, Facchineri, Giovinazzo e Avignone". "Siamo stati contattati da Cento e da numerosi altri proprietari di terreni - ha sostenuto Davi - che ci hanno scritto e chiesto un intervento forte. Di qui la nostra campagna, realizzata con la collaborazione di Alberto Micelotta che mi accompagna in queste imprese. Sia chiaro, l'iniziativa è stata totalmente autofinanziata e a costo zero per lo Stato. Ho inviato personalmente lo spot a Maurizio Martina, ministro dell'Agricoltura, uomo competente e attento alle esigenze dei coltivatori. Spero di sentire la voce di Coldiretti che interviene su tutto ma su questo tema mi pare un po' latitante".
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