Si è conclusa l’udienza preliminare dell’operazione “Confine 2”, con 12 persone rinviate a giudizio davanti alla Corte di assise di Locri all’udienza del prossimo 12 luglio. Altri quattro indagati hanno scelto invece il processo con il rito abbreviato, che avrà inizio a Reggio Calabria il 29 giugno.
Ieri pomeriggio il gup distrettuale Massimo Minniti, ha sostanzialmente accolto le richieste formulate dal pm Simona Ferraiuolo, della Procura distrettuale antimafia reggina, che contesta a vario titolo e con modalità e ruoli differenti, reati che vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso all’omicidio, all’estorsione, e ancora intestazione fittizia di beni, favoreggiamento, detenzione di sostanze stupefacenti ed altro.
Le richieste del sostituto procuratore si fondano sugli esiti investigativi della maxioperazione scattata nell’ottobre scorso, eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Locri, nei confronti di numerosi soggetti, alcuni ritenuti collegati con il clan Ruga, operante nel territorio di Monasterace e aree limitrofe.
Secondo i magistrati della Distrettuale antimafia reggina Giuseppe Comiso Ruga (cl. 51), in concorso con persone rimaste ignote avrebbe ricoperto «la qualità di mandante» nell’omicidio «con condotta consistita in un’aggressione negli spazi condominiali ove abitava la vittima, cui hanno fatto seguito un pestaggio e una manovra di soffocamento delle vie respiratorie con le mani o con un corpo soffice» del fratello Andrea Ruga. L’accusa ipotizza che il 66enne Ruga avrebbe «promosso, diretto ed organizzato la cosca omonima, dopo l’omicidio di Andrea Ruga, dettando le linee programmatiche della attività, mediante direttive sistematicamente impartite ai suoi sottoposti, esercitando la sua influenza nel settore economico e facendo pesare il suo prestigio al cospetto della cittadinanza». Tra le fonti di prova sono elencate un’informativa dei carabinieri, e gli esiti di alcune intercettazioni. Per queste ultime alla prima udienza del gip è previsto anche il conferimento dell’incarico per la trascrizione. L’ampio collegio difensivo è composto, fra gli altri, dagli avvocati Gervasi, Cicino, Staiano, Ruga, Manna, Albanese, Lojacono, Garruba, Zurzolo e Arcorace. Nel processo si è registrata, al momento, la costituzione di tre parti civili: l Regione Calabria, il Comune di Camini e un soggetto privato, a fronte delle originarie 14 parti offese individuate nell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare.
I 12 rinviati a giudizio sono: Filippo Amato, Salvatore Antonio Cosimo Certomà, Davide Cirillo, Vincenzo Emanuele, Antonio Franco, Natalia Kryhan, Danilo Papaleo, Salvatore Papaleo, Giuseppe Cosimo Ruga, Maria Concetta Ruga, Cosimo Sorgiovanni e Giorgio Vertolo. Hanno optato per il giudizio abbreviato Roberto Demasi, Antonio Leotta, Andrea Lamberti e Maurizio Sorgiovanni.