"La cattura del latitante Giuseppe Giorgi ha provocato unanime, diffuso e corale apprezzamento per l'intelligente e professionale lavoro che la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e l'Arma dei Carabinieri hanno svolto attraverso mirate attività d'indagine". Queste le considerazioni del prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari sulla cattura di Giuseppe Giorgi. "Al culmine di una serrata ricerca, non priva di enormi difficoltà che si è protratta per l'intera notte nell'abitazione dello stesso a San Luca - prosegue - lo Stato ha ancora una volta mostrato la sua determinata capacità di assicurare alla giustizia un malavitoso, condannato a decine di anni di reclusione, mettendo così fine ad una pericolosa latitanza. E bene hanno fatto gli uomini e le donne in divisa a festeggiare ed ad abbracciarsi per questa ulteriore sfida vinta. In coloro tanti reggini si sono immedesimati per esprimere la convinta solidarietà nei confronti di rappresentanti dello Stato che inorgogliscono un territorio ed una comunità che merita nella quotidianità il meritato, rapido riscatto dalle innumerevoli angherie, illegalità degli uomini della Ndrangheta. E nel nome di un aberrante codice comportamentale, proprio dell'efferata organizzazione criminale, il condannato per traffico internazionale di stupefacenti Giuseppe Giorgi è stato salutato ed al quale addirittura hanno baciato la mano nel percorso che lo conduceva in carcere". "Un gesto servile ed abbietto - commenta di Bari - che ha palesato il volto di coloro che spudoratamente intendono calpestare le leggi ed i valori della democrazia. Non l'avranno vinta perché i reggini si rivedono e si compenetrano con gli abbracci e l'esultanza degli uomini e le donne in divisa per una vittoria a lungo meditata e nottetempo conseguita. Complimenti". (ANSA)
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