Nuovo ponte sul fiume Gerace, l'Anas vuole affrettare i tempi

Saranno nel breve periodo superati i disagi di chi percorre in auto il collegamento tra la nuova Statale 106 che termina in contrada Canneti all’uscita della galleria “Gerace”, e la vecchia 106 all’ingresso sud della città. A comunicarlo ieri è stato il sindaco Giovanni Calabrese, nel dare notizia dei lavori di bitumazione, per oltre 150 mila euro, di alcuni tratti della via Cosmano nonché della pavimentazione delle “rotonde” di Canneti, a seguito dell’accordo di completamento sottoscritto con l’Anas.

Ma la vera notizia di giornata è un’altra, e riguarda la sospirata nuova Statale 106 nel tratto Locri-Ardore. Ha riferito il sindaco Calabrese che l’ingegnere La Penta, il numero due dell’Anas Calabria l’ha assicurato che in tempi brevi verranno riaperti i lavori di completamento della tratta. Si trova in fase avanzata infatti l’iter per realizzare sulla fiumara Gerace in contrada Canneti, in continuazione con l’odierna cessazione del nuovo percorso, il ponte da dove partirà la bretella che costeggiando la riva destra della fiumara congiungerà il nuovo tratto con la vecchia Statale 106 a un centinaio di metri dal ponte già esistente all’ingresso sud di Locri in direzione Reggio Calabria.

«Per dare il via ai lavori – ha infatti specificato il sindaco di Locri – si attendono i nulla osta dell’Autorità di Bacino e della Sovrintendenza archeologica sul progetto definito dall’Anas».

La notizia di questo primo importante risultato inerente la continuazione dell’ammodernamento della Statale tra Locri e Ardore, conseguito grazie all’azione portata avanti dall’amministrazione cittadina, è stato salutato con grande soddisfazione dagli abitanti della zona intorno via Provinciale, che si sono resi protagonisti nel tempo di petizioni e di diverse azioni di protesta finalizzate a “spostare” quel “nodo” viario asai pericoloso. Da tempo – ha infatti sottolineato il sindaco – la via Provinciale è diventata una via urbana e non poteva più fungere da bretella di collegamento tra il nuovo tracciato della 106 che muore a Canneti e il vecchio tracciato che scorre parallelamente alla ferrovia . Una “bretella” che si è rilevata inidonea a smaltire un così inteso traffico, tra l’altro non sempre rispettoso delle norme inerenti i limiti di velocità, e che è stata anche causa di numerosi incidenti, alcuni dei quali mortali.