In nome del decisionismo la Reggina va di corsa e anche di fretta. Al “Sant’Agata” ieri è stato presentato il duo Basile-Maurizi. Il primo è il nuovo direttore sportivo, l’altro è il nuovo allenatore che prende il posto di Karel Zeman del quale si sono perse le tracce. Gabriele Martino rimane direttore generale.
Un cambio di rotta della società per certi versi inaspettato. Ma ora non resta che prestare attenzione a quanto da oggi in poi accadrà sia sul piano societario che su quello squisitamente tecnico.
Conferenza stampa lunga e articolata. “Reprimenda” accesa e in qualche momento “feroce” del presidente Praticò che ha tenuto per sé grande spazio e tanti minuti. Ne avvertiva il bisogno il massimo esponente amaranto. Quasi una “liberazione” per lui da troppo tempo in silenzio. L’excursus è stato abbastanza chiaro, così come il percorso della società che in due anni «e con tanti sacrifici ha disputato due campionati costati parecchio sul piano economico. Dalla D - ha detto - all’onerosa iscrizione alla Lega Pro e alla salvezza conquistata con un magnifico girone di ritorno. La gente spesso parla ma non sa affatto quanto sia duro gestire una società che si affaccia nuovamente in un campionato pieno di insidie non solo tecniche. Nessuno ad oggi ci ha dato veramente una mano. In trincea solo noi. Tutto questo per amore della Reggina. Ci hanno animato orgoglio, amore per la città, passione per questo sport».
Praticò si è poi soffermato sui conti: «Il bilancio va sempre controllato. Mai il passo più lungo della gamba. Comunque voglio dirvi che noi siamo orgogliosi e anche ambiziosi. Credo che debba essere così per ognuno di noi».
Non sono comunque mancati i momenti di tensione e anche di dialogo acceso, ma tutto nei limiti della correttezza. Finita la reprimenda del presidente, la parola è poi passata ai due protagonisti delle future fortune (almeno così si spera) amaranto. Entrambi entusiasti, entrambi orgogliosi d’essere stati chiamati a compiti così severi e importanti.
Salvatore Basile ha parlato per primo dichiarandosi pronto ad affrontare quella che sarà un’avventura «in una società prestigiosa e dal passato importante». E ha aggiunto: «Cercheremo di allestire una squadra anzi un organico giovane tentando di abbassare la media età che nella stagione appena terminata era di 25,7: Vogliamo ringiovanire la rosa cercando comunque di conservare i valori tecnici e agonistici. Esamineremo per qualche giorno la situazione nel suo complesso e poi opereremo. Sappiamo già che ci sono elementi importanti come De Francesco e Porcino e altri. Ma in questo momento non siamo in gradi do dare una risposta precisa. Comunque, questione di giorni. Mi preme sottolineare che sia io che mister Maurizi faremo l’impossibile per creare un organico competitivo e come detto, ancora più giovane. Ricordo ancora che calcio ed economia vanno di pari passo per cui fare salti nel buio non se ne possono fare. Il ritiro? Lo faremo al “Sant’Agata” nella prima o seconda decade di luiglio»,
Dopo Salvatore Basile, Agenore Maurizi. Anche lui di poche parole ma con le idee chiare. «Spero - ha detto il tecnico - di potere raggiungere l’obiettivo prefisso soprattutto col gioco. Non parliamo di moduli tattici. Il calcio è evoluzione per cui spero di plasmare gli uomini secondo le loro caratteristiche fisiche e tecniche. Dovremo saperci adattare anche al gioco dell’avversario. Questo significa pure essere duttili. Comunque tanti giudizi sono prematuri. Bisogna solo capire la rosa di uomini che avremo a disposizione. Della squadra ho discreta conoscenza. Spesso andavo a vedere non solo la Reggina ma anche altre compagini. So anche, per averlo vissuto, che la C meridionale è assai più dura degli altri due campionati».
I quadri tecnici della squadra amaranto sono completati dall’allenatore in seconda Antonio Battistalli, dal preparatore atletico Gaetano Zuddas e dal preparatore dei portieri Carmelo Roselli.