Nella notte del 20 giugno scorso, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro (RC), in esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale degli arresti domiciliari nr. 1746/17 R.G.N.R. e nr. 1212/17 R.G. G.I.P. emessa in data 16.06.2017 dal Tribunale di Palmi – Ufficio G.I.P. – G.U.P., rintracciavano e traevano in arresto Z.V. di anni 63, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, in quanto ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale aggravata ai danni di una minore di dieci anni, commesso in data 07.06.2017.
Le indagini, che hanno portato all’adozione del provvedimento cautelare de quo, hanno avuto inizio in data 07.06.2017, proprio a seguito di una chiamata pervenuta all’utenza 112 nella quale la madre, in evidente stato di agitazione, segnalava l’allontanamento della minore all’uscita dalla scuola. Immediatamente i militari del locale Comando Arma si mettevano alla ricerca della bambina che, dopo circa 30 minuti, ritornava dai genitori accompagnata dall’uomo. Tuttavia i Carabinieri, insospettiti dall’insolita circostanza dell’allontanamento e dall’atteggiamento ambiguo ed in parte confuso da parte della bambina, decidevano di approfondire l’intero episodio cercando di far luce su quanto accaduto. Da qui lo sviluppo di un’intensa attività investigativa che permetteva di documentare, soprattutto grazie all’ analisi incrociata delle dichiarazioni fornite dalla vittima con quanto emerso dallo studio delle immagini di alcuni sistemi di video-sorveglianza della città, come l’uomo, in effetti, avesse precedentemente adescato la vittima all’uscita della scuola ed, approfittando del fatto che la bimba fosse rimasta da sola, era riuscito ad attirare la sua attenzione con dei cagnolini convincendola convincerla a seguirlo presso la sua abitazione.
Una volta giunti all’interno della casa, l’uomo non aveva esitato a manifestare il suo interesse nei confronti della bambina iniziando ad abusarne con amorevolezze e carezze, assolutamente non gradite, in diverse parti del corpo. Dopo circa mezz’ora la riportava davanti alla scuola permettendole di raggiungere i genitori.
Pertanto, in virtù di quanto emerso dall’attività dichiarativa e dai successivi riscontri visivi nel corso delle investigazioni svolte nell’immediatezza dei fatti dai militari della Compagnia, la Procura della Repubblica di Palmi, dati i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato e ritenute sussistenti le esigenze cautelari, non ha esitato a richiedere all’Ufficio GIP l’applicazione di un’idonea misura cautelare nei confronti dell’uomo al fine di interrompere la condotta delittuosa ed evitare che potesse commettere ulteriori reati, financo di maggiore gravità
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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