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In Calabria 137 roghi, 50 evacuati nel cosentino

In Calabria 137 roghi, 50 evacuati nel cosentino

Sono 137 i roghi attivi in Calabria, 98 dei quali divampati oggi. Incendi che hanno colpito gran parte della regione, creando i maggiori problemi, però, nel cosentino e nel reggino. A San Pietro in Guarano, dove un uomo di 69 anni, è morto tentando di spegnere le fiamme che si avvicinavano al suo terreno, al momento, oltre alle squadre a terra dei vigili del fuoco e di Calabria verde, sta lavorando un elicottero della stessa azienda ed è in arrivo un canadair. Nella zona, il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, ha fatto attivare le associazioni di volontariato di protezione civile che si occupano di anti incendio. Nella stessa zona, una cinquantina di persone sono state fatte allontanare dalle proprie abitazioni a scopo precauzionale.

In mattinata tre canadair sono stati impegnati, rispettivamente a San Fili, San Marco Argentano e Papasidero, tutti e tre nel cosentino. Altrettanti elicotteri sono stati impiegati a Sant'Alessio d'Aspromonte, nel reggino, Belmonte e Fagnano Castello, nel cosentino. Per Fagnano è stato richiesto un rinforzo delle squadra a terra e un intervento aereo dal momento che le fiamme hanno ripreso vigore. Tre roghi sono in fase di bonifica. Nel reggino, oggi, è entrato in azione anche l'Esercito. Una squadra di 32 uomini del 5/o Reggimento Fanteria Brigata meccanizzata "Aosta", di stanza sullo Zomaro, è impegnato in queste ore in contrada "Omomorto" nel territorio del comune di Cittanova per coadiuvare le quadre dei Vigili del fuoco e di Calabria Verde che stanno operando per lo spegnimento delle fiamme che si estendono su un vasto fronte. Dal cielo opera anche un elicottero antincendi. Molti altri roghi vengono segnalati in diversi zone della provincia, sia sul versante tirrenico che su quello ionico.

Dal primo pomeriggio un Canadair sta operando in località Acquaro di Cosoleto a sostegno degli uomini a terra per isolare un fronte che sta distruggendo un'area di macchia mediterranea. Risulta completato lo spegnimento di un altro incendio che ha interessato un'area boschiva tra Sant'Alessio d'Aspromonte e Gambarie, e quello che tra la serata di ieri e stamani ha interessato i costoni collinari di contrada Limbone, e contrada Lupardini a Reggio Calabria, dove le fiamme hanno lambito il tratto autostradale presso lo svincolo Reggio-Porto. Altri interventi sono scattati, poco dopo le ore 14 sul versante ionico della provincia, nel territorio di Portigliola. L'esercito, unitamente al Nucleo di ricognizione e all'Ente Parco, con il supporto dei Carabinieri Forestali, sta effettuando un sopralluogo al fine di verificare le zone dove sussistono le maggiori criticità. Tutta l'attività è coordinata dall'unità di crisi attivata dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari.

"La Calabria brucia devastata da una terribile emergenza incendi che davvero non ha precedenti nelle pur torridi estati della zona. Esprimo forte preoccupazione per quanto sta accadendo nel territorio, dove la micidiale combinazione caldo record che si unisce alla mano dei piromani sta cancellano chilometri e chilometri di boschi e foreste". E' quanto afferma, in una dichiarazione, la deputata Rosanna Scopelliti. "Arrivano - prosegue Scopelliti - cronache di guerra: altri incendi si sono sviluppati fra ieri e oggi nei comuni di Bianco, Seminara, Canolo, Taurianova, Bovalino, Campo Calabro, Santo Stefano d'Aspromonte, Palmi e Reggio Calabria. A Vito Superiore la popolazione è stata allontanata, in via precauzionale, dalla Protezione civile. Le istituzioni stanno facendo il possibile come dimostra il grande lavoro dell'unità di crisi istituita presso la Prefettura di Reggio. La tragica morte del pensionato, Antonio Purita, mostra però che questo non basta. Bisogna lavorare di più sulla prevenzione e sull'educazione ambientale, mettendo in sicurezza il territorio e potenziando le risorse destinate in questo senso".

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