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No all'obbligo di dimora per i Gaglianò

No all'obbligo di dimora per i Gaglianò

Il tribunale di Alessandria ha rigettato la proposta di applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza avanzata nei confronti di Aldo, Ercole e Giuseppe Gaglianò.

La proposta della Questura evidenziava a proposito dei tre fratelli «una notevole e attuale pericolosità sociale, nonché la contiguità con soggetti appartenenti al clan mafioso di origine siciliana dei Fiandaca-Emanuello ed a quello dei Facchineri». I collegi difensivi erano composti dagli avvocati Guido Contestabile, Vittorio Pendini e Marco Panella.

Il Tribunale alessandrino ha tenuto conto dell’assenza del requisito essenziale dell’attualità della pericolosità dei soggetti interessati, visto che le segnalazioni più recenti a carico dei Gaglianò risalgono al 2013/2014.

Il Tribunale non ha tenuto in considerazione neanche la storia criminale della famiglia quale requisito di attualità, tenendo conto che la stessa «si perde negli anni 70, 80 e 90».

A febbraio la Corte di Appello di Reggio Calabria, a seguito dell’annullamento sancito dalla Corte di Cassazione, aveva rigettato il ricorso della Procura generale contro il decreto del Tribunale misure di prevenzione nei confronti di Aldo ed Ercole Gaglianò, con il conseguente dissequestro di tutti i beni e la restituzione agli aventi diritto.

In precedenza la sesta sezione della Suprema Corte di Cassazione, in accoglimento dei ricorsi presentati dai difensori, aveva annullato con rinvio il decreto di confisca di tutti i beni di Aldo ed Ercole Gaglianò.

Nel 2015 la Direzione investigativa antimafia di Genova aveva sequestrato numerosi beni immobili e mobili riconducibili ai fratelli Aldo ed Ercole Gaglianò, ritenuti dagli inquirenti vicini alla famiglia Facchineri di Cittanova ma da tempo residenti a Nord. I beni, sequestrati tra Tortona e Cittanova per un totale di due milioni e mezzo di euro, sarebbero – secondo gli inquirenti – «di provenienza illecita e di valore sproporzionato rispetto alla situazione patrimoniale accertata e quella reddituale loro, delle mogli e dei figli».

I fratelli Ercole, Aldo e Giuseppe Gaglianò sono ritenuti dagli inquirenti vicini alla potente famiglia dei Facchineri di Cittanova e sono stati già oggetto di diversi sequestri e confische su richiesta della Dia di Genova per un valore di due milioni e mezzo di euro. La Questura di Alessandria ha proposto la misura cautelare della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Tortona, ma il Tribunale ha rigettato la proposta per la mancanza del requisito dell’attualità in ordine alla pericolosità sociale dei tre fratelli

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