La Città metropolitana scende in campo a fianco dei Comuni di Reggio e Messina per l’istituzione del Bacino dello Stretto. Dopo il protocollo d’intesa sottoscritto tra le amministrazioni dei due enti locali con una delibera il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà aderisce al percorso. Un passaggio con cui dare ulteriore efficacia ad un’operazione che vede le due sponde dello Stretto lavorare, finalmente unite. Del resto lo Stretto rappresenta una realtà territoriale insediativa complessa che comprende le due province di Reggio e Messina oggi entrambe Città metropolitane. Si fa squadra con l’idea di stringere i due enti per scongiurare il rischio, si legge nel provvedimento, che i territori rimangano emarginati dal contesto nazionale. E la priorità a cui questa collaborazione guarda è il sistema dei trasporti. Una delle gambe principali su cui corre la crescita. L’offerta di servizi di trasporto, essenziale per la coesione e lo sviluppo delle aree, si presenta distribuita in maniera inadeguata alle esigenze di mobilità su scala locale, nazionale ed europea. In particolare, sottolinea la delibera adottata dal due volte sindaco (del Comune e della Metro city), Giuseppe Falcomatà, «il trasporto ferroviario non offre collegamenti adeguati tra l’Area dello Stretto e le aree limitrofe, sia per le basse prestazioni della rete, sia per la quantità e qualità dei servizi garantiti. Per le merci la capacità insufficiente dei servizi di trasporto ferrato unita all’assenza di interporti nell’area hanno condotto alla assoluta prevalenza del trasporto su gomma, anche per classi di distanza congeniali al trasporto combinato e intermodale. È maturata la consapevolezza che lo sviluppo del territorio in termini economici e di welfare urbano non può prescindere da un sistema di trasporti marittimi ferroviari e stradali che assicurino una risposta efficiente ed adeguata agli standard nazionali ed europei e al trend crescente di domanda di mobilità di merci e persone. Argomenti ed istanze del territorio che sono state sottoposte all’attenzione del ministero dei Trasporti che ha istituito un tavolo di lavoro il cui scopo è stato quello di redigere uno studio di fattibilità per i trasporti sullo Stretto.
Alla luce di queste premesse l’Ente condivide il protocollo d’intesa sottoscritto dai Comuni nel mese di maggio, condivide le finalità proponendo il coinvolgimento diretto della Città metropolitana che risulta indispensabile nel processo di istituzione del “Bacino dello Stretto”, quale bacino ottimale interregionale e dell’Ente di governo nonché di tutte le azioni mirate al potenziamento ed all’integrazione del sistema dei trasporti dell’Area dello Stretto.
Non a caso le istituzioni peloritane hanno da mesi iniziato a guardare con rinnovato interesse alle vicende del “Tito Minniti”, lo scalo che sta forse riappropriandosi del ruolo di infrastruttura strategica nello Stretto. Infatti il Comune messinese ha annunciato la volontà di voler acquistare quote dell’aumento del capitale sociale della Sacal, la società di gestione del sistema aeroportuale calabrese.
La sinergia
I due Comuni si sono impegnati a perseguire obiettivi strategici: la definizione di un bacino ottimale dello Stretto; promuovere al Ministero anche attraverso la proposta e l’approvazione di modifiche legislative in materia il riconoscimento di un ente di governo del bacino dello Stretto; chiedere al Governo di istituzionalizzare la continuità territoriale riferita ai servizi aerei di linea effettuati tra il “Minniti” e i principali scali nazionali.