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Minacce di morte
al sindaco Falcomatà

Minacce di morte al sindaco Falcomatà

Minacce di morte recapitate al sindaco Giuseppe Falcomatà. Le ha ricevute ieri mattina attraverso un foglio minatorio che era stato affisso a una finestra di Palazzo San Giorgio. Il fatto è stato subito denunciato alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini.

Non sono le prime minacce che il sindaco di Reggio riceve in questi tre anni di amministrazione e – considerate le difficoltà “ambientali” che un amministratore pubblico incontra a queste latitudini –, è facile ipotizzare che non saranno neppure le ultime.

Questa volta, il motivo scatenante la minaccia di morte nei confronti del primo cittadino è stata la crisi idrica. «Falcomatà ridacci l’acqua o sei un uomo morto», così ha scritto una mano anonima. Come se il sindaco, sadicamente, si divertisse a togliere l’acqua dai rubinetti dei suoi concittadini...

Nonostante le quotidiane minacce ricevute, il sindaco anche ieri è stato al suo posto di lavoro. Sull’episodio non ha voluto dire nulla nè fare alcun commenti. E allora ritornano di grande attualità le parole che il sindaco Falcomatà aveva pronunciato durante una recente intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud alla fine dello scorso mese di luglio. Rispondendo a una domanda sulla difficoltà di svolgere la sua funzione di primo cittadino, Giuseppe Falcomatà ha detto: «Ricevo minacce quasi ogni giorno e di ogni tipo, con le parole e con i fatti. Potete chiedere alla Digos. Sono sottoposto a vigilanza ma finora non l’ho mai reso pubblico perché voglio proteggere la mia famiglia. E non l’ho mai detto prima perché, purtroppo, a queste latitudini un amministratore pubblico le minacce le deve mettere anche in conto e io non voglio fare né la vittima né l’eroe. Vorrei soltanto fare il sindaco della mia città».

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