Incastrati in piena azione criminale. Gli agenti delle Volanti li hanno trovati all’interno della rivendita di tabacchi da rapinare con la pistola in pugno (rivelatesi dopo inoffensive), volto coperto da uno scaldacollo, casco e cappellino da baseball in testa, stavano convincendo con metodi violenti (l’avevano già colpito alla testa con il calcio della pistola per stroncare la reazione iniziale e dissuadere ogni altro gesto) un giovane tabaccaio a consegnare l’incasso della serata. Sangue freddo, coraggio, esperienza e professionalità, i poliziotti «hanno agito nella massima sicurezza di tutti con un’azione da manuale» come rimarca il capo delle Volanti, il vicequestore Luciano Rindone che ieri in Questura ha illustrato i dettagli dell'operazione.
È venerdì sera, qualche secondo dopo le 19,20 quando il “113” della Questura viene allertato da un cittadino. Poche parole e un messaggio dalla massima precisione, indicando in estrema sintesi che dal tabaccaio di via Reggio Campi si stava consumando una rapina. Le Volanti, grazie al collaudato piano antirapine che negli orari clou moltiplica energie e attenzione al servizio degli esercenti.
Le prime due Volanti impiegano tre minuti per raggiungere l'obiettivo. Contestualmente i rinforzi cinturano l’area, chiudendo ogni potenziale via di fuga e soffocando ogni speranza dei malviventi di farla franca. Il progetto criminale è stato infatti stroncato sul nascere, bloccando i due rapinatori proprio sulla scena del crimine. All’esterno lo scooter, lasciato in moto, usato dalla coppia di rapinatori per entrare in azione. Uno scooter rubato sempre in zona Reggio Campi lo scorso 8 settembre. La Questura non ha fornito le generalità, si attende la conclusione dell'iter di legge: si tratta di due cugini del quartiere Vito, un 23enne (ai domiciliari) e un minore nemmeno 17enne.
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