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La Reggina non supera l'esame di maturità

La Reggina non supera l'esame di maturità

Dopo quattro risultati utili consecutivi che le hanno consentito di issarsi in zona playoff, la Reggina stecca.

Forte e saggio, il Siracusa l’aspetta al varco e la batte con due stoccate di Bernardo e Liotti. Accusa più del dovuto la stanchezza la squadra che eccede in fraseggi vuoti e senza signicato. Maurizi è poco prudente e non abbandona il suo modulo tattico offensivo. Ne deriva una gara tutta impegno e corsa, ma anche tante battute a vuoto che hanno favorito un avversario decisamente più forte ed equilibrato. Basti pensare agli ultra trentenni presenti nel Siracusa, per dare forza al nostro assunto: l’entusiasmo, da solo, non basta per arrivare alla vittoria.

Del resto gli aretusei sono stati costruiti per tentare la scalata alla B, mentre la Reggina deve solo pensare ad una tranquilla salvezza. La migliore Reggina probabilmente avrebbe limitato la qualità dell’avversario, ma come aveva previsto lo stesso Maurizi, la squadra era apparsa stanca. Nulla da dire, dunque, sul risultato e soprattutto sugli amaranto che hanno dato tutto quello che potevano. La sosta giunge come una panacea per poi affrontare il Lecce in altre condizioni fisiche e di spirito.

La cronaca. Difficoltà nell’accesso allo stadio “Granillo”. File sul ponte Calopinace; anche davanti ai tornelli si sono registrate lunghe code, per cui molti spettatori sono entrati a partita in corso. I tifosi siracusani hanno incontrato le stesse difficoltà e il loro ingresso ritardato. Nonostante i controlli accurati, nella curva aretusea sono stati esplosi diversi petardi. Comunque nessun incidente.

Ed ecco la partita. Le squalifiche di Fortunato e Laezza comportano qualche variazione nello schieramento. Maurizi nel pacchetto arretrato sposta Pasqualoni a destra e inserisce Gatti centrale accanto a Di Filippo. A centrocampo Garufi, che ha buone qualità in interdizione, viene preferito a Mezavilla. Apprezzabili alcune manovre che vedono impegnati Di Livio e Tulissi.

Il Siracusa non fa granchè, si limita a controllare. E come spesso accade, al 23’ passa in vantaggio: cross dalla sinistra, Bernardo è libero e scaglia in rete di sinistro, in mezza girata. Cucchietti è sorpreso.

La Reggina accusa il colpo e reagisce blandamente. Ne approfitta subito il Siracusa per chiudere i conti con il più classico dei contropiede. Difesa sguarnita e un lungo lancio favorito da un errore di Di Livio, viene sapientemente sfruttato da Liotti. Il Siracusa non allenta la pressione, insiste e al 39 è bravo Cucchietti a deviare in angolo un bolide di Giordano. Cresce l’euforia tra i siciliani che dovevano riscattare il ko interno con la Paganese, mentre la Reggina è ancora più timida e impacciata. Ci prova De Francesco al 45’ ma il suo tiro è alto.

Nella ripresa la Reggina cerca la rimonta ma il Siracusa si difende bene. La grande occasione arriva al 21’: una punizione di Bianchimano dal limite viene respinta sulla linea di porta da Magnani. Il Siracusa contiene senza ulteriori difficoltà. Maurizi inserisce Mezavilla, Sparacello e Bezziccheri, tentando l’impossibile. Entra pure Tazza e la gara si trascina stancamente. Le capacità reattive della Reggina non si vedono. Affiorano la fatica e la rassegnazione e la volontà non basta. Le energie spese a Caserta si fanno sentire. Il Siracusa, invece, è sempre pronto a ripartire e proprio al 90 colpisce il palo con Mazzocchi, suggellando un successo meritato.

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